Il caso Diciotti continua a tenere banco nella maggioranza. Il M5s valuta ma Di Stefano attacca: “Sì all’autorizzazione a procedere”.
ROMA – Il dietrofront di Matteo Salvini sul caso Diciotti crea un po’ di problemi all’interno del M5s. Il partito si era sempre detto disponibile a votare sì all’autorizzazione a procedere ma il cambio linea del ministro dell’Interno mette in confusione i pentastellati. Giulia Sarti e Manlio Di Stefano confermano la linea del partito ma il deputato Emilio Carelli frena: “Dobbiamo valutare – sottolinea – perché sono cambiate un po’ di cose. Aspettiamo quello che diranno Salvini e Di Maio in queste ore“.
Saranno ore decisive per il futuro del Governo. Il M5s deve a breve prendere una posizione definitiva sulla questione del caso Diciotti visto che domani, mercoledì 30 gennaio 2019, è prevista la prima votazione della Giunta per l’immunità del Senato. Qui potrebbe essere decisivo il voto proprio dei pentastellati visto che il Centrodestra si è schierato a favore di Salvini mentre il PD contro. Una situazione che potrebbe essere sbrogliata dal solito vertice tra i leader per tenere una linea unica.
Caso Diciotti, il PD attacca Salvini: “Deve essere processato”
Se in casa M5s si sta valutando come procedere, nessun cambiamento di linea da parte del Partito Democratico. A confermarlo è l’ex segretario Maurizio Martina su Twitter: “Sequestrare persone in mare – si legge – o in un porto non ha nulla a che fare con l’interesse pubblico. E’ contro la Costituzione. Salvini gioca allo sceriffo, si sente sopra le legge ma poi vuole lo scudo del Senato. Si difenda nel processo e non dal processo“.
Una linea che è stata ribadita più volte anche da altri leader della sinistra che voteranno sì all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini. Ore decisive per quanto riguarda il futuro del ministro dell’Interno sul caso Diciotti.
Di seguito il tweet di Maurizio Martina