Caso Diciotti, Matteo Salvini ha inviato la sua memoria alla Giunta Immunità del Senato. Si tratta di un testo tecnico e soprattutto apolitico.
La memoria difensiva di Matteo Salvini è stata consegnata alla Giunta Immunità, dove si discute sulla richiesta del Tribunale dei Ministri di Catania di procedere con il processo nei confronti del ministro dell’Interno per i fatti legati al caso della Diciotti.
Caso Diciotti, la memoria di Salvini in Giunta Immunità del Senato
Come anticipato da fonti della Lega e confermato in seguito dallo stesso Salvini, il leader del Carroccio non si presenterà di fronte alla Giunta Immunità del Senato. Sarà dunque in Senato che Salvini parlerà direttamente ai suoi colleghi per convincerli della bontà delle sue azioni. Con il Centrodestra pronto a respingere la richiesta e il Pd pronto ad accoglierla, l’ago della bilancia è il Movimento.
Caso Diciotti, la nota di Matteo Salvini
Ogni azione proposta e decisa da Matteo Salvini avrebbe avuto “esclusivamente una finalità di pubblico interesse“, recita la memoria inviata da Salvini alla Giunta. Scopo della memoria è quello di ribadire come non siano stati commessi reati e come ogni azione sia stata concordata da tutto il governo.
Caso Diciotti, la nota di Salvini: un testo tecnico e apolitico
La nota, consegnata alla Giunta, è una memoria esclusivamente tecnica che vuole evidenziare come quanto fatto sia stato fatto nel pieno interesse dell’Italia e senza commettere reati. Anche il Tribunale di Catania, che aveva aperto il fascicolo sul caso, aveva infine chiesto l’archiviazione.
Niente politica dunque nel testo inviato da Matteo Salvini alla Giunta, solo una ricostruzione tecnica e dettagliata dei giorni caldi in cui la Diciotti è rimasta in un porto italiano senza la possibilità di far sbarcare le persone che aveva a bordo. La stessa dinamica che si sarebbe poi trasformata in consuetudine come dimostrato dal caso della Sea Watch 3, per giorni al largo di Siracusa.
Conte, ho condiviso ogni decisione di Salvini
Sul caso è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, il quale ha ribadito di aver condiviso con Salvini ogni decisione.
“Sento il dovere di precisare che le determinazioni assunte in quell’occasione dal ministro dell’Interno sono riconducibili a una linea politica sull’immigrazione che ho condiviso con i ministri competenti, in coerenza con il programma di governo”.