Richiamo da parte dell’UE per tre case automobilistiche tedesche. Le obiezioni di Bruxelles riguardano alcune pratiche anticoncorrenziali.
BRUXELLES (BELGIO) – L’Unione Europea mette nel mirino BMW, Daimler e Volkswagen. Bruxelles ha inviato una lettera di richiamo alle tre automobilistiche per aver limitato la concorrenza nel settore della tecnologia testa a limitare le emissioni nocive delle automobili dal 2016 al 2014.
“Le società – precisa la commissaria Verstager nel comunicato – possono cooperare in molti modi. Ma le nostre regole non permettono operazioni di collusioni, ostacolando il miglioramento dei prodotti. Temiamo che il risultato della campagna delle tre aziende sia stato l’impossibilità ai consumatori di poter acquistare automobili con la tecnologia migliore“.
L’UE richiama tre case automobilistiche tedesche: si attende la risposta delle aziende
Il richiamo riguarda un comportamento illegale avuto nei sistemi di riduzione catalitica selettiva. Le tre case automobilistiche – secondo l’Unione Europea – avrebbero coordinato la strategia dosando le dimensioni del serbatoio AdBlue e riempendolo ad intervalli consapevoli che avrebbero limitato il consumo e di conseguenza la riduzione dell’inquinamento.
Inoltre hanno utilizzato dei filtri che permettono di ridurre l’emissione di un particolato nocivo del gas di scarico. Pratiche che hanno permesso di nascondere dei ‘difetti‘ per consentire a tutti i clienti di acquistare la vettura da loro. Immediata il richiamo da parte dell’Unione Europea che ora attende la risposta delle aziende prima di emettere una molta.
Nelle prossime settimane le tre case automobilistiche hanno la possibilità di rispondere anche se la vicenda ormai risale al lontano 2017 quando c’era stato il primo avviso da parte di Bruxelles. Le pratiche continuavano a non convincere così nel settembre 2018 è stata aperta un’indagine approfondita che ha portato a questo secondo richiamo. Da parte della Daimler c’è comunque serenità visto che hanno riferito di aver detto dell’esistenza di questo sistema. In caso di multa la cifra prevista è pari al 10% del giro d’affari dell’azienda.
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