Migranti, Di Maio avverte Salvini: "I profughi non li fermi con una direttiva"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Di Maio: l’emergenza migranti si risolve con più Europa, non con gli alleati di Salvini

Luigi Di Maio

Migranti, Luigi Di Maio cambia rotta e avverte Salvini: L’emergenza si risolve con più Europa, ma i suoi alleati bloccano la ridistribuzione.

In pieno clima da campagna elettorale in vista delle prossime Europee, Luigi Di Maio continua a criticare Matteo Salvini sul tema forte della Lega, ossia quello legato ai migranti.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha ribadito che di fronte all’emergenza libica la politica dei porti chiusi ribadita dal titolare del Viminale non può rappresentare una soluzione definitiva.

Migranti, Lugi Di Maio a Salvini: I profughi di certo non li fermi con una direttiva

Di Maio, da Abu Dhabi, ha voluto mandare un messaggio a Salvini facendogli sapere che ottocentomila profughi non possono essere fermati da una direttiva.

“Credo che se davvero ci sono 800mila profughi di certo non li fermi con una carta che si chiama direttiva , che nessuno ha mai ascoltato. Lo dico con tutta l’amicizia a Matteo Salvini”.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio

Di Maio, l’emergenza migranti si combatte con più Europa, ma chi blocca la ridistribuzione sono proprio gli alleati di Salvini

Luigi Di Maio ha poi spostato la discussione sul piano europeo, in un passaggio che ha evidentemente il sapore di campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee.

Secondo il leader pentastellato, per quanto riguarda l’immigrazione son state prese “misure emergenziali per il breve termine, ma uno Stato serio deve guardare al lungo termine […]che passa attraverso più Europa. Ma in Europa chi blocca la ridistribuzione dei migranti sono proprio gli alleati di Salvini direi che non è il caso di allearsi con chi ci sta facendo la guerra”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2019 9:21

“Infamie contro di me”, Matteo Renzi querela tutti, da Piero Pelù allo chef Vissani

nl pixel