Svolta nel caso regeni, spunta un super-testimone: il ricercatore italiano sequestrato e ucciso dai servizi segreti egiziani?
Si va verso una nuova svolta nel caso legato alla scomparsa e alla mortedi Giulio Regeni, il ricercatore italiano morto in Egitto in circostanze ancora poco chiare.
Stando a quanto riportato dai principali organi di stampa infatti, sul caso sarebbe emerso un super-testimone che avrebbe ascoltato la confessione di uno degli 007 egiziani.
Caso Regeni, spunta un super-testimone: il ricercatore ucciso dai servizi segreti egiziani, credevano fosse una spia inglese
La confessione raccolta dal superteste sarebbe di uno dei cinque uomini dei servizi segreti già finiti nel registro degli indagati per la morte di Giulio Regeni. L’agente, come riferito, avrebbe ammesso il proprio coinvolgimento nella scomparsa e poi nella morte del ricercatore italiano.
“Credevamo che fosse una spia inglese, lo abbiamo preso, io sono andato e dopo averlo caricato in macchina abbiamo dovuto picchiarlo. Io l’ho colpito al volto“, avrebbe confessato l’uomo dei servizi segreti come riportato da il Corriere della Sera.
Giulio Regeni sarebbe dunque stato scambiato per una spia inglese e per questo motivo sarebbe stato sequestrato. Da capire poi i motivi che avrebbero portato alla decisione di uccidere il giovane.
Per le autorità italiane la testimonianza è attendibile
Le autorità italiane considerano attendibile la testimonianza raccolta e avrebbero già inviato una nuova rogatoria al governo egiziano.
La nuova svolta arriva pochi giorni dopo l’istituzione di una commissione di indagine approvata dal Parlamento italiano, intenzionato a fare luce su un caso ancora torbido e sul quale il governo egiziano sarebbe meno collaborativo e determinato del dovuto.