Migranti, la Sea Watch, al largo di Lampedusa, annuncia l’intenzione di voler entrare nelle acque territoriali italiane. Salvini: I porti restano chiusi.
Torna ad accendersi la questione migranti, con la Sea Watch, da giorni al confine delle acque territoriali italiane, che ha fatto sapere di essere intenzionata ad infrangere gli ordini di Salvini e di accedere in territorio italiano. L’Ong ha ppoi fatto sapere di aver ricevuto l’autorizzazione per gettare l’ancora al largo di Lampedusa.
Migranti, la comunicazione della Sea Watch3: Il comandante ha annunciato l’intenzione di entrare nelle acque italiane
La decisione è stata comunicata dalla portavoce della Sea Watch Giorgia Linardi, che ha specificato come si tratti di una decisione presa per la sicurezza delle persone che si trovano a bordo dell’imbarcazione.
“Il comandante di Sea Watch ha annunciato l’intenzione di entrare nelle acque territoriali italiane e dirigersi verso Lampedusa”.
L’Organizzazione Non Governativa continua a fornire informazioni quasi in tempo reale anche attraverso i propri profili social.
Matteo Salvini: Resta il divieto di entrare nelle nostre acque territoriali
La notizia è stata commentata ovviamente anche da Matteo Salvini. Il Ministro dell’Interno ha fatto sapere che le acque territoriali italiane restano interdette all’Ong e i porti restano chiusi. Al momento le autorità italiane hanno fatto sbarcare solo persone in precarie condizioni di salute e donne e bambini.
“Abbiamo fatto sbarcare malati e bambini, ma resta il divieto assoluto alla Sea Watch3 di entrare nelle nostre acque territoriali. Non cambiamo idea: porti chiusi per chi non rispetta le leggi, mette in pericolo delle vite, minaccia. Una Ong, peraltro straniera, non può decidere chi entra in Italia”.
Sea Watch 3: Autorizzazione per ancoraggio al largo di Lampedusa
L’Organizzazione non governativa ha fatto sapere di aver ricevuto l’autorizzazione ad entrare nelle acque territoriali italiane per gettare l’ancora al largo di Lampedusa.