Prende forma l’ipotesi di un possibile rimpasto di governo: Matteo Salvini mette nel mirino alcuni ministri ‘scomodi’ in quota Cinque Stelle.
“Su alcuni settori ci sono problemi, mi sembra evidente“: messaggio firmato Matteo Salvini. Il leader della Lega, non è un mistero, con alcuni ministri del Movimento Cinque Stelle non ha un rapporto propriamente cordiale.
Anzi, non sbaglieremmo se lo definissimo addirittura conflittuale. Non sorprende quindi che nelle ultime ore si sia iniziato a parlare con insistenza di un rimpasto di governo, un avvicendamento ai vertici di tre Ministeri delicati. Ma chi sono i ministri M5S che Salvini vorrebbe far saltare?
Salvini e Toninelli divisi dal TAV (e dalle inchieste)
Il primo nome sulla lista nera è quello di Danilo Toninelli. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dall’inizio del suo mandato – o quasi – ha alzato una barricata contro il TAV, grande obiettivo invece della Lega.
L’analisi costi benefici commissionata dal MIT non ha convinto gli uomini del Carroccio ma ha spinto il premier Conte a congelare il dossier, prontamente ripreso da Salvini subito dopo le elezioni europee.
Nonostante la sconfitta elettorale, Toninelli ha voluto fare la voce grosse facendo sapere che per lui il voto non cambia lo stato attuale delle cose. La TAV non s’ha da fare a meno che non cambino le condizioni contrattuali con la Francia e con l’Unione europea. In quel caso se ne potrebbe anche parlare.
I rapporti tra i due si sono ulteriormente incrinati dopo che il Ministro ha deciso di togliere le deleghe ad Armando Siri prima ancora che la giustizia facesse il suo corso. In realtà poche ore dopo la notizia dell’iscrizione del leghista nel registro degli indagati.
A completare il quadro c’è il caso Rixi, che ha rassegnato le dimissioni dopo la condanna per le spese pazze in Liguria. Di fatto la Lega ha perso ogni tipo di controllo sul Ministero.
Chi sono i ministri del M5S nel mirino di Salvini. Caso migranti, è lite con Elisabetta Trenta
Altro capitolo particolarmente caldo per la Lega è ovviamente quello legato ai migranti. Salvini spinge a oltranza per la politica dei porti chiusi che in diverse occasioni ha dovuto fare i conti con la generosità della Difesa che invece, coordinata dal Ministro competente, ha proceduto con il soccorso delle persone in mare, fatte poi sbarcare in Italia. Per il Movimento Cinque Stelle però il Ministro in carica non si tocca.
Sanità e Autonomie, Giulia Grillo a rischio?
Tra i sacrificabili del MoVimento Cinque Stelle potrebbe invece esserci Giulia Grillo, Ministro alla Sanità. Il Ministero potrebbe fare gola alla Lega in vista del processo delle Autonomie regionali.