Conosciuto anche come ‘tubeless”, il pneumatico senza camera d’aria è sempre più diffuso per via della buona capacità di assorbimento delle piccole forature.
I pneumatici sono una delle componenti più importanti di un’auto, in quanto possono influenzare direttamente l’aderenza e la tenuta di strada della vettura, con ovvie conseguenze anche sulla sicurezza di bordo. Per questo, è importante sia monitorare le condizioni di usura dei pneumatici sia scegliere il prodotto in grado di offrire le migliori prestazioni possibili in base alle proprie esigenze.
A tal proposito, si sta diffondendo sempre più il pneumatico senza camera d’aria, detto anche tubeless. Questi assicura una serie di vantaggi, dovuti alla particolare struttura del pneumatico, tanto da essere impiegato sia in ambito automobilistico che ciclistico e motociclistico. Pur essendosi diffusa su larga scala di recente, la tecnologia tubeless si può far risalire al periodo a cavallo tra la fine degli anni Venti ed i primi anni Trenta, quando si registrano i primi tentativi di brevettare un pneumatico senza la camera d’aria al suo interno.
Fu Franz Herzegh della BFGoodrich a brevettare per primo, nel 1952, un pneumatico tubeless funzionante; alcuni anni dopo, a partire dal 1955 circa, l’utilizzo di questo tipo di gomma si diffuse largamente in tutti gli Stati Uniti. La differenza sostanziale tra le gomme brevettate dalla BFGoodrich ed altri tentativi coevi o di poco precedenti (come quello della Goodyear) consisteva nell’utilizzo di un particolare tipo di gomma sintetica (la gomma butilica).
La struttura di un pneumatico senza camera d’aria
Un pneumatico ‘classico’ è formato da due elementi. La parte esterna, in gomma e fili d’acciaio, racchiude un elemento interno, ovvero la camera d’aria che – come si evince dal nome stesso – è la membrana all’interno della quale viene contenuta l’aria che mantiene la pressione di gonfiaggio del pneumatico. Il copertone esterno è molto più spesso e protegge la camera d’aria dalle possibile forature.
Il pneumatico tubeless, invece, presenta una struttura più semplice: esso, infatti, è privo della camera d’aria interna. Ciò vuol dire che la membrana esterna, oltre a rivestire il cerchio ruota, deve assolvere anche la funzione di camera d’aria. Anche per questo, dal punto di vista tecnico, un pneumatico senza camera d’aria si caratterizza per una struttura rinforzata: la membrana in gomma viene integrata da trame in acciaio e fibre sintetiche.
Per il resto, questo genere di pneumatici è in possesso degli stessi elementi strutturali propri delle gomme ‘tradizionali’: il battistrada (ossia la parte scolpita che viene direttamente a contatto con la strada), una cintura d’acciaio longitudinale, un filamento d’acciaio circolare (perpendicolare alla trama d’acciaio del battistrada), la parete esterna e il tallone d’incastro al cerchione.
Come riconoscere, quindi, un pneumatico adatto anche all’utilizzo senza camera d’aria? Basta guardare i codici scolpiti sulla spalla della gomma: la scritta ‘Tubeless’ (talvolta abbreviata in ‘TL’) indica un pneumatico senza camera d’aria.
Pregi e difetti dei pneumatici senza camera d’aria auto
Come ogni soluzione tecnologica, anche le gomme senza camera d’aria presentano vantaggi e svantaggi che è bene conoscere nel momento in cui si presenta la necessità di fare una scelta ben precisa.
Per quanto riguarda gli aspetti positivi dei pneumatici tubeless, quello più importante riguarda di certo il comportamento in caso di foratura. Essendo privi di una camera d’aria interna, questo genere di gomma non accusa una perdita improvvisa di pressione, dovuta alla repentina fuoriuscita dell’aria dalla membrana interna. Di contro, se un piccolo oggetto ha bucato la struttura esterna in gomma, esso funge da tappo, limitando in parte la perdita di pressione: in tal modo, l’automobilista avrà a disposizione più tempo per recarsi presso l’officina più vicina per far riparare o sostituire il pneumatico forato.
In aggiunta, grazie al minore attrito con la superficie stradale, il pneumatico senza camera d’aria tende ad usurarsi più lentamente rispetto ad uno dotato di membrana interna e quindi a durare di più.
Il principale ‘difetto’ delle gomme tubeless è il rischio di esplosione improvvisa. Si tratta di uno scenario ‘estremo’ che può comunque verificarsi se la superficie esterna – ed in particolare il battistrada – è eccessivamente usurata: ragion per cui è necessario monitorare con costanza ed attenzione le condizioni della superficie esterna della gomma al fine di individuare per tempo segni di usura particolarmente marcati. Anche in virtù di questo rischio, i pneumatici privi di camera d’aria sono utilizzati quasi esclusivamente in contesti urbani e stradali e non per la guida off-road.
Vari tipi di pneumatico tubeless: antiforatura e runflat
Esistono diversi tipi di pneumatici senza membrana interna. Il principio di fondo, però, resta sempre il medesimo: il perfetto funzionamento del sistema gomma – cerchio è assicurato dalla totale aderenza della prima al secondo, poiché l’area di contatto tra le due parti è quella in cui può verificarsi una fuoriuscita d’aria tale da determina una perdita di pressione.
Un particolare tipo di gomma tubeless è il pneumatico antiforatura (detto anche ‘autosigillante’): la caratteristica distintiva di questo prodotto è la presenza di un rivestimento interno, in materiale sintetico, in grado di ‘assorbire’ un corpo esterno che abbia perforato la membrana di gomma, in modo tale da evitare una foratura ‘completa’ del pneumatico.
Il pneumatico ‘runflat‘ (o autoportante) – contrassegnato da un simbolo specifico nella sequenza dei codici scolpiti sulla spalla della gomma – rappresenta una particolare evoluzione della tecnologia tubeless. Grazie ad una struttura rinforzata in corrispondenza della spalla, questo tipo di pneumatico è in grado di sopportare un calo della pressione di gonfiaggio. In genere, questo tipo di gomma è in grado di assicurare una percorrenza di circa 100 km a patto di non superare la soglia degli 80 km/h.
Prezzo pneumatico senza camera d’aria per auto e bici
Anche dal punto di vista dei costi, i pneumatici tubeless non si discostano molto da quelli con la camera d’aria interna. Molto dipende, in ogni caso, dalla marca e dalle dimensioni: un singolo pneumatico può costare dai 20 ai 50 euro, portando il prezzo di un treno completo di gomme ad una cifra compresa tra i 100 ed i 250 euro.
Stesso discorso vale anche per le gomme tubeless delle bici, reperibili a prezzi compresi tra i 25 ed i 60 euro.
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/pneumatici-vettura-ruota-band-auto-63928/