Segnaletica verticale: caratteristiche e normativa
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Segnaletica verticale: caratteristiche e normativa

Segnaletica verticale

Rispetto a quella orizzontale, la segnaletica verticale è allestita ai margini della superficie stradale e si differenzia per la forma ed i colori dei segnali.

La sicurezza stradale e il corretto scorrimento del traffico vengono implementati tramite la segnaletica; essa può essere sia orizzontale sia verticale, in base alla posizione del segnale stesso rispetto alla strada. Nel primo caso, le indicazioni vengono comunicate agli automobilisti tramite segnali predefiniti realizzati direttamente sul manto stradale (come ad esempio i segni di precedenza, di stop o le corsie per incanalare il traffico in diverse direzioni). La segnaletica verticale, invece, si colloca al di fuori delle corsie di marcia e comprende una vasta gamma di segnali, ciascuno con caratteristiche e funzioni peculiari. Vediamo di seguito tutto quanto c’è da sapere in merito.

La segnaletica verticale nel Codice della Strada

La normativa di riferimento per ciò che concerne la segnaletica verticale è l’articolo 39 del Codice della Strada (“Segnali verticali“). In esso vengono elencate tutte le categoria dei segnali verticali esistenti:

  • Segnali di pericolo: “preavvisano l’esistenza di pericoli, ne indicano la natura e impongono ai conducenti di tenere un comportamento prudente“;
  • Segnali di prescrizione: indicano obblighi, divieti e limitazioni che gli utenti della strada devono rispettare. Essi includono: segnali di precedenza, segnali di divieto e segnali di obbligo;
  • Segnali di indicazione: forniscono agli utenti tutte le informazioni necessarie o utili sia per la guida sia per raggiungere località di interesse, impianti o servizi. Secondo quanto stabilito dal Codice della Strada, vengono suddivisi in: segnali di preavviso, segnali di direzione, segnali di conferma, segnali di identificazione delle strade, segnali di itinerario, segnali di località e centro abitato, segnali che indicano il nome della strada, segnali turistici e territoriali, segnali che indicano installazioni o servizi.

La forma, le dimensioni, i colori e i simboli dei segnali vengono stabiliti dall’articolo 39 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada mentre la collocazione della segnaletica è regolamentata dall’articolo 38 del C.d.S.; in particolare, è stabilito che “la segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza da parte degli enti o esercenti obbligati alla sua posa in opera e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata“. I commi 8 e 9 del medesimo articolo dispongono il divieto di apporre sul segnale qualsiasi cosa non sia prevista dal regolamento e affidano a quest’ultimo l’individuazione degli spazi in cui collocare ed allestire la segnaletica verticale.

La segnaletica verticale di pericolo

I segnali verticali di pericolo hanno una forma triangolare, con un vertice rivolto verso l’alto; in genere vengono collocati a 150 metri di distanza dal punto in cui si trova il pericolo; si caratterizzano per il fondo bianco e il bordo rosso e la possibile presenza di pannelli integrativi che forniscono ulteriori indicazioni agli automobilisti; i segnali di questo tipo segnalano i seguenti pericoli:

  • strada deformata
  • dosso
  • cunetta
  • curva a destra (o a sinistra)
  • doppia curva (la prima a destra o a sinistra)
  • passaggio a livello (con o senza barriere); viene integrato con la ‘croce di S. Andrea’
  • attraversamento tramviario
  • attraversamento pedonale
  • attraversamento ciclabile
  • discesa pericolosa o salita ripida
  • strettoia (simmetrica, asimmetrica a destra, asimmetrica a sinistra)
  • ponte mobile
  • banchina pericolosa
  • strada sdrucciolevole
  • bambini (segnala la prossimità di luoghi frequentati da bambini)
  • animali domestici vaganti
  • animali selvatici vaganti
  • doppio senso di circolazione
  • rotatoria
  • sbocco su molo o argine
  • materiale instabile sulla strada
  • caduta massi
  • semaforo
  • aeromobili
  • forte vento laterale
  • pericolo di incendio
  • altri pericoli (presenta un punto esclamativo inscritto in in triangolo rosso).

I segnali di prescrizione

La segnaletica verticale di prescrizione si dividono in varie categorie. Quelli che riguardano la precedenza sono:

  • dare precedenza (triangolo bianco con bordo rosso e vertice rivolto in basso);
  • fermarsi e dare precedenza (scritta ‘stop’ in bianco su esagono a fondo rosso);
  • preavviso di dare precedenza: simile al primo, ma con pannello integrativo;
  • incrocio con precedenza a destra
  • incrocio con diritto di precedenza
  • incrocio a T con diritto di precedenza
  • confluenza (a destra o a sinistra)
  • diritto di precedenza (quadrilatero a fondo giallo con bordo bianco)
  • fine del diritto di precedenza (identico al precedente con la differenza di una barra trasversale nera)
  • dare precedenza ai sensi unici alternati (cerchio bianco bordato di rosso con all’interno una freccia rossa e una nera)
  • diritto di precedenza nei sensi unici alternati (quadrato, a fondo blu, con una freccia rossa e una nera.

La segnaletica verticale di divieto, invece, include i seguenti segnali:

  • divieto di transito (a tutti gli autoveicoli, ai pedoni, ai veicoli a braccia, ai veicoli a trazione animale, ai motocicli, alle macchine agricole, agli autobus, ai veicoli che trasportano merci che possono inquinare le acque, agli autocarri, ai veicoli con rimorchio, ai veicoli che trasportano merci infiammabili o esplosive)
  • senso vietato
  • distanziamento minimo obbligatorio
  • divieto di segnalazioni acustiche
  • divieto di sorpasso
  • fine del divieto di sorpasso
  • divieto di sorpasso per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate
  • limite massimo di velocità
  • transito vietato ai pedoni
  • divieto di transito legato alla massa od alle dimensioni del veicolo
  • via libera
  • divieto di sosta
  • divieto di fermata.

I segnali di obbligo sono di forma rotonda e recano indicazioni bianche su fondo blu. Essi indicano le seguenti prescrizioni:

  • direzione obbligatoria
  • preavviso di direzione obbligatoria
  • direzioni consentite
  • passaggio obbligatorio
  • rotatoria
  • limite minimo di velocità
  • obbligo di catene da neve
  • percorso pedonale
  • fine del percorso pedonale
  • pista ciclabile
  • fine della pista ciclabile
  • pista ciclabile contigua al marciapiede
  • fine della pista ciclabile contigua al marciapiede
  • percorso riservato ai quadrupedi da soma
  • Alt Polizia (segnala la presenza di un posto di blocco)
  • Alt Stazione e Alt Dogana
  • Confine di Stato e preavviso di confine di Stato.

I segnali verticali di indicazione

La segnaletica verticale di indicazione comprende segnali di forma quadrata o rettangolare. Il fondo può essere di vari colori a seconda del luogo di collocazione e del tipo di informazione fornita:

  • verde per la segnaletica autostradale e le relative indicazioni
  • blu per le strade extraurbane
  • bianco per le strade urbane
  • giallo per i segnali temporanei
  • marrone per le indicazioni turistiche
  • nero per le zone industriali e commerciali
  • arancio per scuolabus e taxi
  • rosso per SOS e indicenti.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/fermata-scudo-cartello-stradale-3437300/

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2021 16:42

Formula 1, Vettel e Bottas a muro in Austria. Leclerc sugli scudi

nl pixel