Manolo Gabbiadini non ha trovato molto spazio nella Sampdoria guidata da Marco Giampaolo. Ecco come l’attaccante descrive il lavoro del suo ex tecnico
La necessità di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, dopo lo scarso impiego degli ultimi 6 mesi di campionato, probabilmente c’è. Manolo Gabbiadini, giunto alla Sampdoria nel mercato invernale del 2019, non ha di certo incantato in maglia doriana. Le gerarchie di mister Giampaolo d’altronde erano chiare, con Quagliarella e Defrel già perfettamente inseriti in meccanismi oliati quasi alla perfezione. Per l’ex Southampton molti scampoli di gara e poche reali occasioni per mettersi in mostra: ecco le sue parole sulle colonne del Secolo XIX.
Gabbiadini su Giampaolo: “Non è stato facile giocare”
“Sono arrivato a metà stagione in una squadra che stava insieme da tre anni ed era già collaudata. Entrare nei meccanismi di Giampaolo, molto schematici, quasi da robot, non è stato facile. Però non reputo il mio semestre disastroso, ho anche fatto 4 gol e qualche assist, se altri danno un giudizio negativo non lo so, io penso di essermi ambientato e aver fatto il mio per quanto in poco tempo e in un momento calante della stagione visto che nel finale siamo un po’ calati. Certo voglio fare di più ora“.
Gabbiadini, con Di Francesco la musica cambia?
Gabbiadini parla poi del nuovo tecnico Di Francesco. “Mi ha parlato all’inizio del ritiro chiedendomi la disponibilità di giocare da attaccante centrale e da ala destra. Ovviamente gliel’ho data, ma preferisco stare a destra. È un ruolo che conosco che mi permette di accentrarmi e tirare col sinistro”.
“Comunque è il mister che decide dove farmi giocare. La Sampdoria cerca un altro esterno? Ci sta, se arriva qualcun altro è giusto, dobbiamo giocarci il posto. Io penso che più siamo più si alza la qualità ed è un bene per la squadra. Quindi se la domanda è il mercato mi disturba, la risposta è no“.