Elezioni in Umbria, Salvini non ha violato il silenzio elettorale. Il leader della Lega ha sfruttato un vuoto normativo italiano.
ROMA – Matteo Salvini non ha violato il silenzio elettorale per le elezioni in Umbria. Con il nuovo invito su Facebook ad andare a votare ha sfruttato (semplicemente) un vuoto normativo presente in Italia. La legge, infatti, non vieta di pubblicare sui social network post per invitare i cittadini ad andare alle urne nel giorno del voto.
La legge sul silenzio elettorale
Ecco il testo, riportato da Open, dell’articolo 9 sulla legge elettorale del 1956: “Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda. Nei giorni destinati alla votazione altresì è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali. E’ consentita la nuova affissione di giornali quotidiani periodici nelle bacheche previste all’articolo 1 della presente legge. Chiunque contravviene alle norme di cui al presente articolo è punito con la reclusione fino ad un anno e con la multa da lire 50.000 a lire 500.000“.
E nel 1985 sono state aggiunte anche le emittenti radiotelevisive private a questa legge.
La campagna elettorale si sposta sui social network
Chiusa la campagna elettorale in piazza, nelle ultime ore prima del voto i politici si spostano sui social network per invitare i cittadini ad andare alle urne. Ma non è solo Matteo Salvini a sfruttare internet per continuare la propria battaglia in vista delle Regionali in Umbria. Ma lo fa anche Giorgia Meloni con un chiaro post elettorale. Più cauto, invece, Vincenzo Bianconi, che ha pubblicato semplicemente un video senza particolari dichiarazioni. Ma non resta che aspettare lunedì per sapere quale linea ha funzionato.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial
