Coronavirus, crociere vietate per chi è stato in Cina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, crociere vietate per chi è stato in Cina

Nave Corciera Civitavecchia

Coronavirus, crociere vietate per chi ha visitato la Cina e per i clienti che al momento dell’imbarco mostrano sintomi influenzali o febbre a 38 (o superiore).

Allarme coronavirus, crociere vietate per chi è stato in Cina. La Cruise Lines International Association proibisce i viaggi sulle navi da crociera alle persone che sono state in Cina di recente. La decisione dell’associazione ha scatenato polemiche che hanno coinvolto anche il mondo dei medici e degli studiosi.

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Coronavirus, crociere vietate per chi è stato in Cina negli ultimi mesi

Con il provvedimento della Cruise Lines International Association, sono di di fatto vietate le crociere per le persone che sono state in Cina in tempi recenti. La decisione è figlia ovviamente della paura per il coronavirus, con il contagio che si è dimostrato rapido e capillare.

“I membri hanno sospeso le crociere dalla Cina continentale e non ammetteranno a bordo alcuna persona che sia stato lì nelle ultime due settimane”.

Nave Corciera Civitavecchia
Fonte foto: https://www.facebook.com/protezionecivileitaliait

MSC aderisce al divieto: ‘Non saranno fatti imbarcare clienti che hanno viaggiato o hanno visitato la Cina continentale nei 30 giorni precedenti all’imbarco’

Stando alle informazioni reperibili sui diversi siti ufficiali delle singole compagnie, non tutte hanno dato informazioni in merito. Chi ha aderito all’appello della CLIA è l’MSC Crociere, che ha annunciato che ‘non saranno fatti imbarcare sulle loro navi i clienti che hanno viaggiato o hanno visitato la Cina continentale nei 30 giorni precedenti la data di imbarco o quelli che manifestano febbre ≥38 °C o sintomi di malattia. «Questa misura precauzionale è stata adottata per tutelare la salute dei nostri ospiti e dell’equipaggio in relazione agli sviluppi della situazione del coronavirus che si sta diffondendo in particolare in alcune zone della Cina‘.

La posizione dell’Organizzazione mondiale della sanità

La nota va contro le indicazioni del numero uno dell’Organizzazione mondiale della sanità, che anche nei giorni scorsi ha reso noto di non ritenere opportuna l’adozione di provvedimenti che vadano in qualche modo ad interferire con il traffico e il commercio internazionale. L’Oms, per quanto riguarda l’Europa, ma più in generale i Paesi lontani dalla Cina, sta lavorando per evitare allarmismi che alla luce dei fatti sarebbero ingiustificati.

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ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2020 15:46

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