La riapertura (parziale) delle fabbriche Fca è stata fissata per lunedì 27 aprile.
ROMA – Il Governo non vuole accelerare la ripartenza ma ogni singola azienda è pronta a riavviare la produzione. L’ultima ad annunciare la riapertura (parziale) delle fabbriche è stata Fca che dovrebbe riaccendere i motori il prossimo 27 aprile 2020.
L’annuncio è stato dato dalla stessa multinazionale che ha annunciato l’intenzione di riprendere la produzione del Ducato in Sevel oltre che la ripartenza di alcuni reparti connessi per la componentistica come Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si faranno le preserie prototipali della 500 elettrica.
L’azienda pronta a chiedere l’autorizzazione ai prefetti
Per la riapertura delle singole aziende di Fca dovrebbe seguire l’iter previsto dal Governo durante il periodo lockdown. L’azienda è pronta a chiedere l’autorizzazione per il riavvio della produzione ai singoli prefetti, informando anche il governo.
I sindacati hanno chiesto alla multinazionale di “effettuare subito gli incontri preparatori e di verifica per la corretta e puntuale applicazione delle linee guida della sicurezza concordate il 9 aprile. Nei prossimi giorni terremo incontro e sopralluoghi per essere sicuri che la ripresa si realizzi nel rispetto delle misure e azioni di sicurezza necessarie per garantire la salute dei lavoratori“.
La Cgil: “Il Governo faccia chiarezza”
La Fiom Cgil in una nota, come riportato dal Corriere della Sera, ha chiesto un intervento da parte del Governo per “fare chiarezza sulle riaperture visto che si stanno moltiplicando con il silenzio assenso dei Prefetti in molti settori industriali“.
Nella nota il sindacato ha ribadito di essersi assunto “la responsabilità di realizzare linee guida per tutelare i lavori in fabbrica. Le valutazioni sull’andamento epidemiologico e sulle condizioni generali per la riapertura dell’industria sono nelle competenze della maggioranza. Altrimenti è alto il rischio che le ripartenze avvengano solo sulla base dell’andamento del mercato“.
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