Le ordinanze di Veneto e Toscana per evitare la diffusione del coronavirus.
ROMA – Nuove ordinanze da parte di Veneto e Toscana per evitare la diffusione del coronavirus. I focolai presenti nel nostro Paese preoccupano i governatori che sono pronti a correre ai ripari per evitare una ripresa dell’epidemia.
Il timore è molto alto e per questo le regioni sono pronte a intervenire individualmente per evitare l’entrata in campo da parte del Governo che potrebbe predisporre le zone rosse.
L’ordinanza della Toscana
Massima attenzione in Toscana con tre cluster familiari che si sono registrati nelle ultime ore. Il governatore Rossi ha deciso di attivare degli alberghi sanitari “per evitare eventuali sovraffollamenti“. E in caso di contagi all’interno di comunità dei migranti “si deve predisporre una adeguata iniziativa per aumentare i tamponi“.
Prevista anche la necessità di registrarsi per chi rientra dai Paesi per i quali è obbligatoria la quarantena. La Regione, inoltre, prevede un aumento dei test sierologici per verificare eventuali positivi. Si tratta di misure obbligatorie per cercare di fermare la ripartenza dell’epidemia vista la presenza di diversi cluster presenti nella zona.
L’ordinanza del Veneto
Nelle prossime ore è attesa, come riportato dal Corriere della Sera, l’ordinanza del Veneto. Il governatore Zaia è pronto a firmare la misura che prevede l’arresto dai 3 ai 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5.000 euro per chi viola “il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla quarantena perché risultate positive al coronavirus“.
Nella Regione il cluster che si è sviluppato dopo il no da parte di un manager positivo al ricovero sembra essere stato circoscritto anche se i controlli continueranno nelle prossime ore. Un’ordinanza per cercare di prevenire un ritorno dell’epidemia nella regione.
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