Ricorso al Tribunale di Sorveglianza di Cesare Battisti per poco cibo e di bassa qualità.
ROMA – Cesare Battisti ha presentato ricorso al Tribunale di Sorveglianza per poco cibo e di bassa qualità. Un reclamo nel quale è stato chiesto anche ulteriori esami clinici per ottenere pasti adeguati.
Non è mancata la reazione di Salvini che sui social ha commentato la vicenda: “Assassino comunista si lamenta del menù in carcere? Taci e digiuna, vigliacco“.
L’avvocato di Battisti: “Abbiamo chiesto un controllo sulle sue condizioni”
La motivazione del ricorso è stata spiegata dall’avvocato di Battisti ai microfoni di La Repubblica: “Si trova suo malgrado in isolamento forzato, per mancanza di spazi adatti alla sua situazione di alto sorvegliato di tipo 2. Il regime di isolamento per lui è scaduto formalmente il 14 luglio dello scorso anno e, nonostante le nostre richieste, ancora vive di fatto isolato, senza poter fare alcune attività ricreativa né socializzare. A questo si aggiunge il problema dei pasti. Perché noi siamo quello che mangiamo e se la qualità del cibo è scarsa, ne va della nostra salute. Per questo abbiamo chiesto un controllo sulle condizioni di Battisti e, laddove venisse accolta la nostra richiesta, dovrà essere prevista per lui una dieta differente“.
La replica del Sappe
Non si è fatta attendere la replica del Sappe attraverso il segretario regionale Luca Fais: “I problemi del carcere di Oristano sono altri. Nessun detenuto si è mai lamentato del cibo. I problemi riguardano la struttura che ha bisogno di costante manutenzione e l’inadeguatezza dell’organico della polizia penitenziaria. Battisti deve scontare la sua pena e non mi sembra il cibo sia tra i suoi problemi. E’ ben trattato e seguito come gli altri. Questa struttura ha bisogno di altro, di fondi, non certo di cibo“.