Riemerge il deposito delle Brigate Rosse: proiettili, volantini e divise
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Direttore: Alessandro Plateroti

Riemerge il deposito delle Brigate Rosse: proiettili, volantini e divise

Polizia italiana

Il deposito delle Brigate Rosse è riemerso a Poggio Catino, in provincia di reti. Proiettili, volantini e divise nei boschi.

ROMA – Il deposito delle Brigate Rosse è riemerso a Poggio Catino, in provincia di Rieti. Come raccontato dal Corriere della Sera, nei boschi della Sabina sono stati rinvenuti proiettili, volantini e divise una sorta di deposito sotterraneo delle BR.

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Nessun indizio sul caso Moro. Molto probabilmente documenti interrati da qualche militante quando ancora i brigatisti erano in azione visto che le carte leggibili si fermano al 1977, anno prima della morte di Aldo Moro.

Accertamenti in corso

Gli accertamenti sono in corso per cercare di ricostruire meglio i nuovo quadro a disposizione degli inquirenti, che hanno tra le mani materiale potenzialmente prezioso, che potrebbe aiutare a fare luce sulle Brigate Rosse. I documenti sono stati rinvenuti in due pozzetti rivestiti di eternit.

Carte, proiettili e divise delle Brigate Rosse che risalgono agli anni del terrorismo italiano. Alcuni dei documenti sono illeggibili o attaccati l’uno all’altro. La polizia scientifica è al lavoro per separarli e vedere se è possibile decifrarli. Una scoperta che potrebbe dare molte risposte alle domande che gli inquirenti si sono poste tra gli anni ’70 e ’80’. Tra i fogli anche uno schema che parte dal presidente del Consiglio e arriva al generale Dalla Chiesa dal titolo “attuale organigramma del potere”.

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I proiettili

La Digos ha trovato centinaia di proiettili. Si tratta di munizioni per pistole e fucili, calibro 7,65 e 308. Nessuna arma anche se non si esclude che queste siano nascoste in altre zone.

Le indagini proseguiranno nelle prossime. L’attenzione è focalizzata sulle carte rinvenute in questi boschi. Fogli e documenti che potrebbero dare delle risposte importante agli investigatori che da tempo indagano per capire come si muovevano i brigatisti negli anni ’70. Si tratta di un’inchiesta che in futuro potrebbe riservare importanti novità anche se gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo su questo fascicolo aperto da qualche giorno.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:10

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