Un ladro è stato ucciso a Roma da un carabiniere. Il 56enne siriano aveva aggredito i militari con un cacciavite.
ROMA – Tragedia nella notte tra il 19 e il 20 settembre 2020 a Roma. Un ladro è stato ucciso da un carabiniere che ha reagito ad una prima aggressione del bandito. Secondo una prima ricostruzione dell’Ansa, il 56enne siriano ha ferito uno dei militari con un cacciavite al costato.
Il collega ha esploso due colpi con la pistola d’ordinanza che hanno ferito mortalmente il malvivente. Il carabiniere non sembra essere in gravi condizioni.
Ladro ucciso a Roma
Secondo una prima ricostruzione, i due militari si sono recati in zona Eur dopo la segnalazione di persone sospette in un palazzo. All’arrivo i carabinieri hanno tentato di bloccare uno dei malviventi che ha reagito ferendo uno dei militari con un cacciavite.
Il collega per reazione ha esploso due colpi con l’arma di ordinanza che hanno ferito mortalmente il 56enne di origini siriane. Le condizioni del militare ferito non sarebbero gravi con i medici del Sant’Eugenio che hanno effettuato le prime cure. Gli inquirenti stanno cercando di risalire all’identità del complice che era con lui. L’uomo è riuscito a fare perdere le tracce subito dopo il tentativo di furto.
Ricerche del complice
Le indagini per risalire all’identità del complice sono in corso. Si scava nel passato del 56enne di origini siriane. Un profilo non nuovo alla Procura di Roma visti i suoi precedenti per rapina, lesioni ed evasione.
E’ stato aperto un fascicolo per ricostruire meglio la dinamica di questo furto finito in tragedia. Le prime ricostruzioni sembrano essere molto chiare: il carabiniere ha esploso due colpi dalla sua pistola di ordinanza per difendere il collega dall’aggressione del 56enne siriano. Nelle prossime ore i magistrati potrebbero ascoltare ancora una volta i due militari.