MotoGP, Marc Marquez ai microfoni di DAZN Spagna: “Il dottore deve sapere come fermarti, deve essere realistico”.
Intervenuto ai microfoni di DAZN Spagna, Marc Marquez ha fatto il punto sul suo infortunio e sui tempi di recupero.
Marc Marquez, “Se mi dicono che una placca si può rompere di certo non salgo su una moto da 300 all’ora”
“Sono coraggioso ma non incosciente”, ha puntualizzato Marc Marquez. “Se mi dicono che la placca si può rompere , di certo non salgo su una moto da trecento all’ora”, ha puntualizzato Marquez parlando dell’infortunio e dei tempi di recupero. Tempi di recupero decisamente superiori alle aspettative. In effetti sembrava che lo spagnolo potesse tornare in sella in tempi brevi dopo l’operazione.
“Quest’anno mi ha insegnato molte cose. La prima che il tentativo di rientrare dopo l’infortunio è stato affrettato. La mia placca si è rotta a casa, aprendo una porta scorrevole per uscire in giardino. Ma non si è rotta lì, lo ha fatto a causa di tutto lo stress che si è creato a Jerez“, ha aggiunto il pilota ai microfoni di DAZN Spagna.
“Noi piloti abbiamo una virtù e un difetto, ovvero che non vediamo la paura, quindi devono farcela vedere. Dopo il primo intervento, la prima domanda per ogni pilota è: quando posso tornare in sella? Ed è il dottore che deve sapere come fermarti, è lui che deve essere realistico”.
Infezione alla frattura, Marquez resta in ospedale
Bisogna ammettere che per Marquez c’è anche una discreta dose di sfortuna. La Honda, con un comunicato ufficiale, ha reso noto che il pilota dovrà restare in ospedale dopo la nuova operazione a causa di una infezione nella frattura. Per questo motivo Marquez dovrà sottoporsi ad una cura a base di antibiotici e dovrà essere monitorato in ospedale.