Ristoratori in rivolta contro le restrizioni Covid. In 50mila hanno aderito all’iniziativa #ioapro.
Ristoratori in rivolta contro le restrizioni Covid. Il 15 gennaio 2021 è andata in scena protesta simbolica e pacifica da parte dei ristoratori, che hanno tenuto aperti i locali nonostante le restrizioni imposte dal governo.
La protesta #ioapro è nata sui social ed è diventata virale in poche ore. Oltre 100mila imprenditori hanno aderito a questa iniziativa di protesta contro le misure restrittive imposte dal governo.
#Ioapro, la protesta dei ristoratori
#Ioapro è diventato un fenomeno di portata nazionale. Hanno aderito all’iniziativa gestori di locali di Milano, Bologna, di città del Centro e del Sud Italia. Tutti simbolicamente uniti in questa iniziativa nata per comunicare al governo una situazione insostenibile dal punto umano ed economico. E la situazione non è destinata a migliorare, anzi…
Con il dpcm entrato in vigore nella giornata del 16 gennaio il governo non solo dispone la chiusura di bar e ristoranti alla 18:00, come previsto nei provvedimenti precedenti, ma dispone che i bar interrompano il servizio da asporto dalle ore 18:00 per evitare assembramenti nei pressi dei locali.
Forse la cena più significativa, in grado di rendere l’idea della protesta, è quella del Parrilla di Milano. Il ristorante, che ha aderito all’iniziativa #IoApro, ha tenuto aperte le porte dei ristoranti ai clienti e ha accolto 90 persone che hanno cenato e ballato. Le forze dell’ordine sono intervenute registrando i nominativi delle persone che hanno preso parte all’iniziativa, ma la serata è andata avanti, come ogni show che si rispetti. La proprietaria del locale ha fatto sapere che la protesta pacifica andrà avanti anche nei prossimi giorni.
Milano, ora ?
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) January 15, 2021
Qui a La Parrilla Mexicana, ristorante in corso Sempione che ha aderito a #ioapro.#IOAPRO1501 #Milano #MiTomorrow pic.twitter.com/ii34IwXMSB
Possibili nuove tensioni sociali
E’ alto il rischio di nuove tensioni sociali in Italia. Le restrizioni prorogate potrebbero provocare la protesta delle categorie più penalizzate. L’attenzione resta molto alta dopo quanto successo a novembre.
La maggioranza spera di poter con i decreti ristori di poter fermare sul nascere le proteste. I prossimi giorni in questo caso saranno decisivi e non si esclude il ritorno in piazza di tutte le categorie che sono state penalizzate dalle restrizioni. E difficilmente la riapertura di queste attività arriverà nel giro di poco tempo. Un allentamento delle misure è previsto per il mese di marzo.