La Figc ha deciso di aprire un’indagine su Francesco Totti e sulla CT10 dopo l’esposto presentato dall’Associazione italiana agenti, calciatori e società.
Gli agenti italiani accusano Francesco Totti di lavorare da agente con la sua società CT10 Management nonostante non sia un agente di professione. In questo caso ovviamente si tratterebbe di una violazione. La Figc, in seguito ad un esposto presentato dall’associazione degli agenti italiani, ha deciso di aprire un indagine su Totti e sulla Ct10.
L’esposto contro Francesco Totti
L’Associazione italiana agenti, calciatori e società ha presentato un esposto presso la Figc chiedendo di procedere con accertamenti su Francesco Totti e sulla sua CT10 Management. L’accusa dell’Associazione è che l’ex capitano della Roma lavori sostanzialmente da agente attraverso la sua società.
La Figc apre un’indagine su Francesco Totti e la CT10 Management
In seguito all’esposto presentato dall’Associazione italiana agenti, calciatori e società, la Figc ha aperto un indagine sull’attività svolta da Francesco Totti e dalla sua società.
La difesa dell’ex capitano della Roma
Totti aveva chiarito la questione la scorsa estate quando aveva fatto sapere di lavorare come osservatore e non come agente.
“Non esercito l’attività di agente sportivo. Ho deciso di investire nel settore di riferimento in qualità di uomo di sport e di libero imprenditore, nel rispetto di tutte le normative vigenti. Ho costituito una società di servizi che opera nel settore della mediazione, consulenza ed assistenza ai club e ai calciatori, per la quale coordino e supervisiono l’area scouting”, aveva dichiarato Totti. “Per l’espletamento dei suoi servizi professionali, la società si avvale di professionisti già abilitati all’esercizio dell’attività svolta, in conformità a tutte le disposizioni previste dalla legge, nonché dai regolamenti Figc e Coni. Tutto ciò chiarito, mi riservo di agire nelle sedi competenti contro chiunque, nel maldestro tentativo di ritagliarsi un attimo di notorietà, abbia pubblicamente rilasciato in passato e/o rilasciasse in futuro, dichiarazioni lesive della mia onorabilità“.