Cosa prevede il decreto Sostegno. Ecco alcune delle misure inserite nel primo provvedimento economico del Governo Draghi.
ROMA – Il Governo ha dato il via libera al decreto Sostegno, il primo provvedimento economico del premier Mario Draghi in favore di famiglie e imprese.
Cosa prevede il decreto Sostegno
Ecco alcune misure inserite nella bozza del decreto Sostegno, riportata dall’Ansa.
Vaccini
Una parte del provvedimento è dedicato all’emergenza Covid-19. Il Governo ha stanziato 2,8 miliardi per l’acquisto di vaccini (2,1 miliardi) e di farmaci (700 milioni) per curare le persone positive.
Imprese e lavoratori
I contributi a fondo perduto arriveranno alle imprese e ai titolari di partita Iva con fatturato fino a 10 milioni di euro e con perdita del 30% nell’ammontare medio mensile del 2020 rispetto all’anno precedente.
700 milioni, invece, sono destinate alle zone di montagna colpite dalla chiusura degli impianti di sci. Prevista, inoltre, la possibilità di rinnovo o proroga dei contratti a tempo determinato senza la necessità di indicare la causale.
Cartelle esattoriali
L’ipotesi per quanto riguarda le cartelle esattoriali è la cancellazione fino a 5mila euro, come inizialmente previsto, ma con un limite di reddito fino a 30mila euro.
Blocco dei licenziamenti e cassa integrazione
Per il blocco dei licenziamenti prevista la proroga fino a tutto giugno. Per le aziende, inoltre, prevista la cassa integrazione ordinaria dal 1° aprile al 30 giugno 2021 con causale Covid senza contributo addizionale.
Scuola
Alla scuola saranno destinati 150 milioni per il 2021. Risorse che serviranno per acquistare prodotti per l’igiene, ma anche per l’assistenza pedagogica e psicologica degli studenti e degli insegnanti.
Enti locali
Il decreto Sostegno prevede anche delle risorse agli enti locali. Incremento di un miliardo di euro per i Comuni e 260 milioni per i Comuni e le Città metropolitane e Province autonome.
Decreto Sostegno in Consiglio dei ministri
Il decreto Sostegno è stato approvato nella serata di venerdì 19 marzo in Consiglio dei ministri. Un primo passaggio prima dell’arrivo in Parlamento e lì ci potrebbero essere delle modifiche ai provvedimenti.