I malviventi hanno rubato una porzione limitata di codice sorgente. La società assicura: la privacy dei videogiocatori non è a rischio.
Electronic Arts, colosso dei videogiochi, vittima di un attacco hacker con il quale i malviventi hanno rubato una parte di codice sorgente.
Electronic Arts vittima di un attacco hacker
“Stiamo indagando la recente intrusione nella nostra rete con la quale è stato rubato un ammontare limitato di codice sorgente“, ha comunicato la società in una nota. EA inoltre ha specificato che l’attacco non ha messo a repentaglio la privacy degli utenti e dei giocatori in quanto gli hacker non hanno avuto accesso ai dati personali dei players.
In base alle informazioni a disposizione sembra che il codice sorgente rubato a EA sia già stato diffuso o almeno pubblicizzato sul dark web, questo perché tendenzialmente gli hacker tendono a liberarsi presto del corpo del reato e a monetizzare nel minor tempo possibile.
La società ha immediatamente allertato le autorità che stanno indagando sul caso per risalire agli autori dell’attacco.
L’analisi dell’esperto: “Quando trapela un codice sorgente tutti dovrebbero preoccuparsi”
“Ogni volta che trapela un codice sorgente tutti dovrebbero preoccuparsi. Con queste preziose informazioni in possesso, gli hacker possono facilmente vedere il funzionamento interno di un gioco, sfruttare delle falle di sicurezza e persino fare il reverse engineering dei giochi con scopi dannosi“, ha spiegato Marco Fanuli, Security Engineer Team Leader di Check Point Italia come riferito dall’Ansa.
Cosa hanno rubato gli hacker e perché
Dal punto di vista dei numeri, i malviventi avrebbero rubato 780 GB di dati inclusi i codici sorgente di FIFA 21 e del Frostbite Engine, ossia il motore grafico utilizzato nei principali videogiochi targati EA. Si tratta di un prodotto dal valore smisurato in termini economici ma non solo. resta da capire a quale cifra possa essere venduta la porzione di codice sottratta ad EA dagli hacker, che pochi minuti dopo il colpo avrebbero messo il tutto in vendita su diversi forum del dark web.
Quello ai danni della EA è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi hacker alle grandi aziende del mondo dell’elettronica e dei videogiochi. Lo scorso febbraio gli hacker hanno attaccato la CD Projekt Red rubando i codici sorgente di diversi videogiochi. Codici che sono stati venduti – sembra – alla cifra di sette milioni di dollari. Si tratta di voci mai confermate ufficialmente.