Sidney in lockdown per la diffusione della variante Delta del Covid. Valutazioni in Italia, Speranza: possibile serva la terza dose del vaccino.
Lockdown di due settimane a Sidney per fronteggiare l’aumento di contagi legato alla diffusione della variante Delta del Covid, che preoccupa anche le autorità sanitarie italiane.
Variante Delta, lockdown a Sidney
A Sidney sono stati registrati più di ottanta casi riconducibili proprio alla variante Delta del Covid. Da qui la decisione di procedere con un nuovo lockdown che avrà una durata di quindici giorni e terminerà alla mezzanotte di venerdì 9 luglio.
A Sidney la diffusione della variante indiana del Covid è iniziato dall’equipaggio di un aereo che era stato trasportato dall’aeroporto all’hotel nel quale avrebbe trascorso il periodo di quarantena.
Per Sidney si tratta di un passo indietro inaspettato. La città era convinta di aver superato l’emergenza. Da tempo si registrava un basso numero di casi e la variante Delta del Covid ha sorpreso le autorità, che per evitare un contraccolpo anche sui ricoveri e sui decessi hanno deciso di procedere con una nuova chiusura di 15 giorni.
La situazione in Italia
In Italia si continua a monitorare la situazione con la massima attenzione. Iss e Cts concordano sul fatto che si debba accelerare la somministrazione della seconda dose, completando così il ciclo di vaccinazione.
I dati dimostrano che la variante Delta, oltre ad essere più contagiosa e ad aumentare il rischio legato ai ricoveri, è in grado di aggirare la protezione anticorpale nei soggetti vaccinati con una sola dose, a prescindere dal vaccino ricevuto.
In questa fase è necessario rafforzare l’attività di monitoraggio per rintracciare ed isolare i casi, evitando una rapida diffusione della variante.
Tra gli esperti c’è chi non esclude l’istituzione di zone rosse locali nelle zone ad alta circolazione. Questo per evitare una rapida diffusione della variante, che si presume possa diventare dominante entro la fine dell’estate.
Proprio parlando della diffusione delle varianti, il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che probabilmente ci sarà bisogno di una terza dose di vaccino contro il Covid.