Franco Locatelli al Corriere della Sera: “Sulla terza dose non ci sono evidenze scientifiche”.
ROMA – Lunga intervista di Franco Locatelli al Corriere della Sera. Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico è intervenuto sul dibattito sulla terza dose: “Non abbiamo evidenze solide per decidere se e quando questa andrà somministrata. Senza dubbio incrementa le memoria immunologica e potrebbe essere utile per soggetti vulnerabili e per le persone che per ragioni professionali sono più esposte al Covid“.
“Ma la decisione definitiva – ha aggiunto – deve essere presa da istituzioni o agenzie sanitarie e non proposta dai produttori di vaccini. Per i pazienti immunodepressi vi sono chiare evidenze scientifiche che incrementa la percentuale di soggetti che mostrano sieroconversione, così aumenta il livello di anticorpi“.
Il rischio del contagio da vaccinati
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità ha parlato anche del rischio di essere contagiati da vaccinati: “C’è una limitata percentuale si soggetti immunizzati che possono infettarsi. In che misura lo facciano in paragone a quelli che non hanno ricevuto nemmeno una dose merita ulteriori approfondimenti“.
“Si tratta – ha sottolineato Locatelli – di un evento raro ed è ancora più rara l’eventualità di finire in ospedale. La protezione da forme gravi di malattia è superiore al 95% e si contribuisce a ridurre significativamente la circolazione virale, col pericolo che emergano nuove e pericolose varianti“.
La situazione in Italia
Non poteva mancare un punto sulla situazione in Italia. “I contagi continuano ad aumentare – ha detto Locatelli – ma non nella misura temuta. Nell’ultima settimana vi è stata una decelerazione rispetto ai giorni precedenti e a livello nazionale i tassi di ospedalizzazione continuano ad essere ancora contenuti […]. Per poter conservare la zona bianca non ci sono formule magiche. Bisogna continuare a vaccinare e mantenere comportamenti corretti. I festeggiamenti per gli Europei e i focolai in vacanza dovrebbero insegnarci molto“.