Blitz contro la pedopornografia, 13 arresti in tutta Italia
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Pedopornografia, 13 arresti in tutta Italia

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Blitz contro la pedopornografia in Italia. Sono 13 le persone arrestate al termine di una indagine iniziata più di un anno fa.

ROMA – Nuovo blitz contro la pedopornografia in Italia. Sono 13 le persone finite in manette al termine di una indagine iniziata un anno e mezzo fa. Come riportato da La Repubblica, gli agenti sono riusciti ad entrare in questa rete come finti pedofili e acquistare la fiducia degli orchi.

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Un passaggio fondamentale per risalire all’identità dei responsabili e arrestarli. Nell’operazione sono state effettuate perquisizioni anche in diverse città italiane e non si escludono altri blitz in futuro. Sequestrati più di 250 file, nascosti anche in confezioni di farmaci o negli uffici degli indagati.

La Polizia Postale: “Ricostruita l’intera rete di rapporti tra cittadini italiani e stranieri”

In una nota, riportata dal sito italiano, è stato precisato che questa indagine è servita a “ricostruire l’intera rete di rapporti, tra cittadini italiani e stranieri, che detenevano e scambiavano su internet, foto e video ritraenti atti sessuali subite da bambini, e talvolta anche contenuti pedopornografici realizzati in danno di neonati“.

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“Diffusione trasversale del fenomeno”

Gli inquirenti hanno sottolineato “l’assoluta varietà dei profili e dell’età dei soggetti coinvolti, dal lavoratore autonomo a quello dipendente, da chi possiede un titolo studio di base al laureato. Ciò, a testimonianza della diffusione traversale del fenomeno, che ci impegna quotidianamente nell’incessante attività di prevenzione e contrasto“. Parole che confermano l’intenzione di andare avanti in questa inchiesta per identificare i responsabili di questo abuso. Un’inchiesta che, partita da Palermo e da un livello nazionale, si è spostata in ambito internazionale e non si escludono ulteriori fermi nelle prossime settimane.

I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo motivo gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo sulla vicenda anche perché in alcuni casi si tratta di neonati.

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ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2021 17:14

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