Messina, truffa milionaria ai danni del Sistema Sanitario Nazionale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Messina, truffa milionaria al Sistema Sanitario Nazionale

Guardia di Finanza

Gli inquirenti hanno portato alla luce una truffa milionario ai danni del Sistema Sanitario Nazionale: maxi operazione della Guardia di Finanza di Messina.

Maxi operazione degli uomini della Guardia di Finanza provinciale di Messina contro gli artefici di una truffa milionaria ai danni del Sistema Sanitario Nazionale. Gli uomini della GdF hanno eseguito un’ordinanza che dispone la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale per 4 mesi per 3 persone e il sequestro di tre milioni di euro circa per sette strutture sanitarie private convenzionate. Secondo gli inquirenti, i tre milioni di euro in questione sarebbero il provento di una maxi truffa ai danni del Sistema Sanitario Nazionale.

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Maxi operazione a Messina contro una truffa milionaria al Sistema Sanitario Nazionale

Nell’inchiesta coordinata dalla Procura sono coinvolte quasi trenta persone. Spiccano i nomi di funzionari pubblici e di responsabili di strutture sanitarie private convenzionate.

Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno individuato una truffa legata la sistema D.R.G. Si tratta del sistema utilizzato per classificare il singolo caso clinico in una delle casistiche individuate dal Ministero della Salute. Le casistiche ministeriali variano ovviamente in base alla patologia, alle cure e ad altri elementi legati alla cura e alla gestione del paziente.

I dati del sistema in questione determinano la tariffa che deve essere rimborsata alla casa di cura convenzionata. Rimborso che grava sul Sistema Sanitario Nazionale.

Guardia di Finanza
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Cosa è emerso dalle indagini degli inquirenti

L’inchiesta in questione, si legge negli incartamenti, ha portato alla luce un “articolato e collaudato meccanismo fraudolento, finalizzato a far lievitare artificiosamente l’entità dei rimborsi corrisposti dal sistema sanitario“. Di fatto il sistema era semplice. La scheda ospedaliera non rispecchiava l’effettiva situazione clinica del paziente. Questo portava ad ottenere rimborsi gonfiati.

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ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2021 15:14

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