Entra nel vivo la discussione tra il Governo e le parti sociali per quanto riguarda lo smart working nel privato.
ROMA – E’ entrata nel vivo la discussione tra il Governo e le parti sociali per quanto riguarda lo smart working nel privato. Il ministro Orlando, come riportato dall’Ansa, ha incontrato i sindacati e tutte le altre associazioni chiamate in causa per cercare di trovare un accordo definitivo.
Ricordiamo che questa intesa entrerà definitivamente in vigore una volta finita la situazione pandemica e, per questo motivo, bisognerà aspettare il termine dello stato di emergenza.
Il ministro Orlando: “Accordo entro fine mese”
Il ministro Orlando ha garantito che la discussione andrà avanti nei prossimi giorni per provare a trovare un’intesa definitiva. “Il protocollo sullo smart working nel settore privato una volta esaurito lo stato di emergenza – ha precisato l’esponente del Governo – potrebbe essere firmato entro la fine del mese“.
Cosa prevede la bozza
Per quanto riguarda l’attuale bozza, il provvedimento prevede sia l’autonomia nello svolgimento della prestazione e l’assenza di un orario preciso di lavoro. E’ stata individuata, al momento, anche una fase di disconnessione che consente al lavoratore di non erogare nessuna prestazione.
In caso di malattie, ferie o infortuni, il dipendente può disattivare i dispositivi di connessione e, in caso di comunicazioni aziendali, non è obbligato a vederle prima del ritorno al lavoro. Tutti i lavoratori, inoltre, hanno diritto allo stesso trattamento di quelli che sono all’interno dell’azienda come i premi di risultato.
La discussione è ancora aperta per quanto riguarda le persone in condizioni di fragilità o di disabilità. In questo caso le parti sociali hanno ribadito il loro impegno a facilitare l’accesso allo smart working. Ma su questo tema il discorso è ancora aperto e i dettagli saranno definiti nei prossimi giorni prima della firma dell’accordo definitivo.