La carriera e i giocatori seguiti da Fali Ramadani, uno degli agenti più influenti nelle trattative di calciomercato.
Considerato come il Mino Raiola dell’Est, Fali Ramadani è uno dei signori del calciomercato. Si tratta di un procuratore che ha nella sua scuderia calciatori di altissimo livello.
Chi è Fali Ramadani
Nato nel 1963 on Macedonia, prima di imporsi nel mondo del calcio Ramadani si forma nel settore della ristorazione. Come imprenditore. Apre una catena di locali e inizia a mettere da parte una ingente somma di denaro. Merito del suo spirito imprenditoriale e di scelte mirate. Operazioni ingenti ma quasi a rischio zero. Inizia a maturare la sua passione per il calcio e inizia a monitorare i giovani più promettenti della sfera balcanica.
Il primo talento che gli spalanca nel mondo del grande calcio si chiama Stefan Jovetic, pescato tra le fila del Mladost Podgorica e portato nel calcio che conta. Ramadani ottiene la procura del calciatore e lo porta alla Fiorentina. Per il calciatore e il suo agente la carriera decolla. Il procuratore si ingrandisce e mette il suo timbro su alcuni dei migliori calciatori in circolazione, come ad esempio Pjanic e Koulibaly, tanto per fare due nomi.
I giocatori di Ramadani
Attravero la LIAN Sports Group, società fondata da Ramadani, il procuratore gestisce campioni del calibro di Federico Chiesa, Sané, Koulibaly, Pjanic, Handanovic e Rebic, tanto per citare alcuni giocatori della scuderia del procuratore.
Su Transfermarkt è disponibile la lista di tutti i giocatori seguiti da Ramadani con il rispettivo valore di mercato.
Ramadani indagato
Con la popolarità e il potere contrattuale arrivano anche i primi problemi per Ramadani. L’agente finisce prima al centro di un’inchiesta condotta dalle autorità spagnole per alcuni movimenti sospetti per quanto riguarda il mercato immobiliare. Per semplificare il discorso, le autorità spagnole avevano ipotizzato che l’agente avesse introdotto nel Paese dieci milioni di euro. L’ipotesi di reato era di evasione fiscale e riciclaggio.
Nel dicembre 2021 iniziano i problemi con le autorità italiane. Ramadani finisce nel registro degli indagati per reati fiscali. L’ipotesi degli inquirenti è che, attraverso un sistema illecito, l’agente non abbia versato al fisco le somme dovuto per le ricche commissioni incassate in diverse operazioni di mercato.
Il patrimonio
Sul patrimonio di Ramadani non si hanno informazioni certe ma evidentemente anche le autorità hanno dei dubbi, come confermato dall’inchiesta della Procura di Milano e da quella condotta dalle autorità spagnole.