Caro bollette, il nuovo decreto. Il governo interviene per sostenere le aziende messe in crisi dai rincari e dal Covid.
Il governo Draghi interviene con un nuovo decreto contro l’emergenza del caro bollette. Dopo il confronto tra i ministri competenti, il premier Draghi ha convocato la cabina di regia per fare il punto della situazione con i rappresentati delle forze di maggioranza sia sugli interventi contro la crisi del costo dell’energia che per discutere dei ristori destinati alle attività colpite dal Covid. Il decreto è stato poi approvato dal Consiglio dei Ministri.
L’emergenza
Il tema più spinoso è sicuramente quello rappresentato dal caro bollette. Le forze di maggioranza sono compatte nel chiedere un ulteriore sforzo economico da parte del governo per sostenere le famiglie e le imprese in difficoltà.
Uno dei nodi da sciogliere è quello dell’intervento sugli extra-profitti delle società energetiche. La proposta, che non convince tutta la maggioranza, è quella di chiedere alle società energetiche di versare un contributo in base ai guadagni extra che hanno registrato in questi mesi segnati dal rincaro delle bollette.
Il nuovo intervento del governo, dal valore di quattro miliardi circa, è dedicato soprattutto alle aziende, alle prese con maxi-bollette che stanno mettendo in crisi gli imprenditori e i gestori dei locali. Anche perché la diffusione della variante Omicron del Covid e le restrizioni disposte dal governo stanno rallentando il ritorno alla normalità. Con conseguenze disastrose soprattutto per l’economia locale.
Caro bollette, cosa prevede il nuovo decreto approvato dal governo
Con il decreto approvato il 21 gennaio, salgono a 5,5 i miliardi stanziati dal governo contro il caro bollette: “Il decreto interviene anche per far fronte al caro bollette. L’esecutivo era già intervenuto sul primo trimestre 2022 stanziando 3,8 miliardi al fine di mitigare il rincaro del costo dell’energia, in particolar modo per le famiglie. Con il provvedimento di oggi, il governo interviene nuovamente con un ulteriore 1,7 miliardi, un totale nel periodo gennaio/marzo 2022 di 5,5 miliardi. Questo intervento odierno è maggiormente mirato a sostenere il mondo delle imprese”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri.
Gli oneri di sistema
Con il decreto il governo dispone che ARERA proceda con l’annullamento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema. Questo per il primo trimestre e per le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw.
“La disposizione prevede che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – ARERA, al fine di ridurre ulteriormente gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, provveda ad annullare, per il primo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
Gli extraprofitti
Il governo interviene sugli extraprofitti vincolando gli operatori che producono energia a versare una differenza calcolata in base ai prezzi relativi al periodo pre-crisi energetica. Questo intervento, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del governo, ha una durata limitata.
“La norma vincola gli operatori che stanno producendo energia senza sopportare gli effetti dell’eccezionale aumento del prezzo dell’energia versino una differenza calcolata tenendo conto di prezzi equi ante-crisi. Data la logica emergenziale a cui è ispirato, l’intervento ha una durata limitata”.
Di seguito il comunicato stampa con le misure adottate dal governo.