Le ultime notizie sul Covid in Europa. L’Oms: “Il Vecchio Continente si avvicina alla fine della pandemia”.
ROMA – La situazione Covid in Europa è in continuo miglioramento e sono molti i Paesi al lavoro per togliere definitivamente tutte le restrizioni. Italia compresa. Si tratta di decisioni condivise anche dall’Oms, con il presidente della sede europea Kluge, riportato dall’Ansa, che ha parlato di “una situazione completamente differente da quella di qualche anno fa e questa frenata potrebbe portare ad una tregua definitiva“.
Covid in Europa, i Paesi che hanno allentato le restrizioni
Una situazione migliore nel Vecchio Continente è stata confermata anche dalle decisioni dei singoli Paesi sulle restrizioni. La Danimarca, per esempio, dal 1° febbraio ha eliminato tutte le limitazioni e di conseguenza rendere i cittadini liberi.
La Francia valuta l’abolizione del pass vaccinale
Anche la Francia ha optato per un allentamento delle misure e valuta l’abolizione del pass vaccinale a partire dalla fine di marzo.
La fine delle restrizioni in Gran Bretagna
In Gran Bretagna si valuta la possibilità dal 21 febbraio di togliere l’isolamento per i positivi. Il governo di Londra corre verso la nuova fase nel tentativo di lasciare l’emergenza sanitaria alle spalle.
Via le mascherine a New York
La governatrice di New York ha revocato l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso. Revocato inoltre l’obbligo dei commercianti di chiedere prova dell’avvenuta vaccinazione. Per quanto riguarda la mascherina resta l’obbligo nelle scuole e sui mezzi pubblici.
La situazione in Italia
Anche l’Italia si avvia verso una sorta di normalità. Il premier Draghi nell’ultimo Consiglio dei ministri ha garantito un calendario per l’eliminazione definitiva delle restrizioni.
Dall’11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto e in zona rossa le restrizioni non sono valide per i soggetti in possesso del Super Green Pass.
Non si esclude, inoltre, la possibilità di non prorogare lo stato di emergenza. Il discorso sarà affrontato solamente a marzo per valutare l’andamento epidemiologico.