Il rapporto tra Kessie e i tifosi rossoneri è definitivamente compromesso. E le colpe sono tutte del centrocampista ivoriano.
Milan-Sampdoria, pre-partita: alla lettura delle formazioni e delle panchine, dagli spalti di San Siro piovono sonori fischi all’indirizzo di Franck Kessie. La scena si ripete al momento dell’ingresso in campo del centrocampista e poi durante la partita. Il popolo rossonero ha preso posizione: lo strappo con il giocatore è ormai insanabile.
Non è tanto la scadenza del contratto e il mancato accordo con il club a indispettire i tifosi. Romagnoli, ad esempio, è nelle stesse condizioni del compagno di squadra (ha un accordo con il Milan fino al 30 giugno e potrebbe partire a fine stagione), ma non è stato beccato dal pubblico. A pesare sono sono le parole e l’atteggiamento di Kessie, il quale aveva giurato amore quasi eterno ai colori rossoneri, urlando la sua intenzione di rinnovare con la società di via Aldo Rossi. Alle chiacchiere, però, non sono seguiti i fatti, nonostante una proposta di tutto rispetto presentatagli dai dirigenti.
Curva Sud: striscione indirizzato a Kessie
Dicevamo della “contestazione” spontanea andata in scena nel corso del match di campionato contro la Sampdoria. Anche la Curva Sud, cuore pulsante del tifo milanista, è uscita allo scoperto esponendo uno striscione eloquente: “Chi ama il Milan lo dimostra coi fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti”. Gli ultras rossoneri non hanno nominato esplicitamente Kessie, ma il riferimento all’ivoriano è chiaro.
“Ho sentito anche io – ha dichiarato Stefano Pioli a proposito dei fischi -. Non credo che sia la cosa giusta, perché abbiamo bisogno di tutti; il passato ci insegna che poi sono gli atteggiamenti e i comportamenti dei giocatori che fanno la differenza”. L’allenatore ha provato a difendere il calciatore ma, come detto, il rapporto con l’ambiente è ormai compromesso.
Kessie a costo zero: le squadre interessate
Oltre alla promessa di rinnovo non mantenuta, i tifosi non hanno gradito la decisione di Kessie di ritardare il rientro in Italia dopo l’eliminazione della sua Costa d’Avorio dalla Coppa d’Africa. Le prestazioni offerte in questa stagione, poi, hanno contributo ad alimentare il malcontento generale. Kessie, infatti, è finito spesso tra i peggiori, giocando il più delle volte in modo svogliato, come se avesse già la testa altrove.
Le cronache di calciomercato lo stanno accostando a diverse squadre, sia in Italia che all’estero. Inter, Juventus, Barcellona, la Premier League: le pretendenti di certo non mancano, ma le richieste economiche dell’ex atalantino potrebbero complicare i suoi piani.