Exor ha trovato l’accordo con il Fisco per la ridomiciliazione in Olanda: pagherà 476 milioni di euro.
ROMA – E’ stato trovato l’accordo tra Exor e il Fisco sulla ridomiciliazione in Olanda del 2016. Come riportato dall’Ansa, la multinazionale gestita dalla famiglia Agnelli ha deciso di pagare una sanzione da 476 milioni di euro.
Si tratta di una svolta comunque importante visto che chiude definitivamente una vicenda nata nel 2016 e che trova, quindi, una soluzione sei anni dopo Nei prossimi mesi Exor sborserà questa cifra per mettere la parola fine al contenzioso fiscale che in questi ultimi periodi ha tenuto banco nel nostro Paese.
La vicenda
La vicenda, come detto, risale allo scorso 2016 quando il Fisco ha aperto un accertamento nei confronti di Exor per aver sposato il proprio domicilio in Olanda. L’azienda aveva spiegato che si era trattato di una “scelta dovuta all’esigenza di armonizzare di armonizzare dei sistemi di governance e di regole del diritto societario e non di convenienza fiscale“.
Una posizione che, come detto, non è piaciuta all’Agenzia delle Entrate e da qui la scelta di aprire un’inchiesta su questa vicenda. Indagine che si è conclusa con un accordo che costringerà l’azienda a pagare 476 milioni di euro.
Exor pronto a diventare un punto di riferimento di questo mercato
La chiusura di questa vicenda è stata fortemente voluta da Exor per aprire una nuova pagina e continuare a diventare un vero e proprio punto di riferimento del mercato dell’automotive. Il momento, come detto, non è sicuramente dei più semplici per questo settore e quindi vedremo cosa ci riserverà il futuro.
Come detto, gli obiettivi dell’azienda sono chiari, ma la pandemia resta un pericolo molto grande e solo nelle prossime settimane capiremo meglio cosa potrà succedere per Exor e le aziende collegate a questa holding.