Guerra in Ucraina, l'ambasciatore Zazo ha salvato venti minori
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L’impresa di Zazo: l’Ambasciatore italiano in Ucraina ha salvato venti minori

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Pier Francesco Zazo, ambasciatore italiano in Ucraina, ha salvato venti minori – tra cui sei neonati – nel trasferimento dell’ambasciata da Kiev a Leopoli.

Pier Francesco Zazo, ambasciatore italiano a Kiev, ha salvato venti minori nel trasferimento dell’ambasciata da Kiev a Leopoli. Si tratta di minori che l’ambasciata italiana aveva accolto dall’inizio della guerra. Secondo quanto emerso, tra i venti minori ci sarebbero anche sei neonati.

Grande orgoglio l’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo, che nel trasferimento dell’ambasciata da Kiev a Leopoli ha portato in salvo un gruppo di minori e neonati. L’ennesima riprova del lavoro straordinario del corpo diplomatico e delle forze armate. Grazie“, scrive il sottosegretario agli Affari europei, Enzo Amendola, parlando della grande impresa dell’ambasciatore italiano.

Guerra in Ucraina, l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, ha salvato venti minori

Quella di Pier Francesco Zazo e del personale dell’ambasciata italiana a Kiev è una storia di coraggio. E non è un caso che il premier Draghi e il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, menzionino l’ambasciatore in occasione di ogni intervento ufficiale.

Zazo passerà alla storia come l’ultimo diplomatico europeo ad aver dato il via libera al trasferimento dell’ambasciata da Kiev e Leopoli. In altre parole è stato l’ultimo ad ordinare di lasciare il campo di battaglia. Perché Kiev è un campo di battaglia. È il fronte di una guerra folle, immotivata, senza senso. Probabilmente evitabile.

Nel trasferimento dell’ambasciata da Kiev a Leopoli, Zazo ha salvato venti minori. Si tratta di bambini e ragazzi che erano stati accolti nell’ambasciata nei primi giorni della guerra. Neonati, bambini e giovanissimi che non avevano un posto sicuro e che hanno trovato rifugio nell’ambasciata italiana. Anche per queste persone Zazo ha rimandato il trasferimento dell’ambasciata. Voleva essere al fronte. Voleva essere dove le persone avevano bisogno di lui e dell’Italia, che sostiene pienamente l’operato del corpo diplomatico in Ucraina.

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Draghi: “Voglio ringraziare l’Ambasciatore e il personale dell’Ambasciata”

In occasione delle comunicazioni al Senato, Mario Draghi ha parlato proprio del lavoro di Zazo e del personale dell’Ambasciata per il coraggio mostrato in questi giorni segnati dal dramma della guerra.

“In Residenza si sono concentrate 87 persone, di cui 72 dovrebbero partire oggi. A proposito, questa mattina la Farnesina e il ministro Di Maio hanno mandato un messaggio all’ambasciatore con cui queste persone, inclusi i neonati, dovrebbero trasferirsi a Leopoli. Voglio ringraziare l’Ambasciatore in Ucraina, Pier Francesco Zazo, il personale dell’Ambasciata per lo spirito di servizio, la dedizione, il coraggio mostrati in questi giorni drammatici”.

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ultimo aggiornamento: 1 Marzo 2022 17:43

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