La presidente della Commissione europea ha annunciato il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, oltre al blocco del gas russo.
“Stiamo per varare il quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca, ma nel frattempo lavoriamo a sanzioni aggiuntive che includano il petrolio e stiamo riflettendo su alcune proposte come il tassare l’import di energia dalla Russia”. Queste le parole di Ursula von der Leyen in merito alla questione Russia, annunciate in un tweet pubblicato sul suo profilo nella giornata odierna.
Stando alla presidente della Commissione europea, “assumere una posizione chiara non è cruciale solo per l’Europa, ma per tutto il mondo: le atrocità commesse a Bucha e in altre aree non resteranno senza risposta, i colpevoli non resteranno impuniti”. In molti vogliono far pagare al presidente russo le sue azioni terribili nei confronti del popolo ucraino, eppure bisogna trovare una sentenza comune che possa andare bene a tutti gli stati europei.
Ma quali sono le sanzioni?
Il quinto pacchetto di sanzioni annunciate da Ursula von der Leyen comporta le seguenti misure. Stop all’importazione di carbonio dalla Russia, per 4 miliardi di euro all’anno. Poi, il divieto di accesso ai porti di tutta Europa per le navi di Mosca o appartenenti a compagnie russe, pur con qualche eccezione legata a prodotto alimentari, energia o aiuti umanitari.
Anche le compagnie di trasporto su strada russe e bielorusse non potranno accedere in Unione europea. Tra le ulteriori misure, vi sono divieti all’esportazione di prodotti verso la Russia. Tra questi, anche i semiconduttori avanzati. Parliamo di aree in cui la Russia è molto vulnerabile. L’obiettivo infatti, è “degradare la capacità tecnologica e industriale russa”. Queste altre sanzioni contro la Russia valgono 6 miliardi, per un totale di 10 miliardi di sanzioni contro Vladimir Putin. Ma basterà per porre fine alla guerra?
