Il leader bielorusso: “le armi nucleari sono inaccettabili in questa guerra”. Lukashenko si è dichiarato sorpreso dalla durata del conflitto.
Intervistato dall’Associated Press, Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia ha espresso il suo dissenso nei confronti dell’utilizzo delle armi nucleari in questo conflitto. Di seguito le dichiarazioni davanti alle telecamere dell’AP.
“L’uso delle armi nucleari è inaccettabile, per noi che siamo qui, non ci troviamo al di là di un oceano, come gli Stati Uniti, inoltre uno scontro termonucleare potrebbe far deragliare la Terra dalla sua orbita facendola volare chissà dove. Se la Russia sia o meno pronta a questa azione dovete domandarlo a loro”.
E continua: “A dire il vero non pensavo che questa operazione si sarebbe trascinata in questo modo. Ma non sono abbastanza all’intero delle sue dinamiche per potevi dire se tutto procede secondo i piani, come dicono i russi, o come lo percepisco io. Ribadisco che secondo me quest’operazione si sta trascinando”.
La Bielorussia non vuole minacciare nessuno
Il leader ha chiarito il fatto che la Bielorussia non vuole minacciare nessuno, tantomeno iniziare un conflitto con la parte occidentale. “Non minacciamo nessuno e non lo faremo. Non siamo capaci di minacciare nessuno. Siamo ben consapevoli del nostro stato”, ha aggiunto Lukashenko.
Nonostante queste dichiarazioni, bisogna però ricordare che Lukashenko ha sostenuto in maniera pubblica l’operazione di Mosca, attraverso un incontro con il presidente russo Vladimir Putin all’inizio di marzo. Nell’incontro è stato dichiarato che l’Ucraina aveva pianificato di attaccare la Bielorussia, ma l’offensiva di Mosca ha impedito che accadesse.
“Gli Stati Uniti vogliono cogliere l’attimo, legare a sé stessi i loro alleati e annientare la Russia nella guerra con Ucraina. Il loro obiettivo è risolvere prima con la Russia e poi la Cina”, ha detto. Lukashenko ha affermato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta prendendo ordini dagli Stati Uniti. “Oggi non è Zelensky a guidare l’Ucraina, senza offesa, questo è il mio punto di vista, forse mi sbaglio”.
Questo è quanto ha detto il leader bielorusso Lukashenko. Secondo il suo parere, “la guerra si fermerebbe in una settimana”, se lo avesse chiesto il presidente degli Stati Uniti a Joe Biden.