Come si schierano i vari partiti italiani rispetto al tema caldo del reddito di cittadinanza? Scopriamolo insieme.
Il reddito di cittadinanza è ormai il tema più caldo della politica italiana. In molti sono a favore della misura, in quanto darebbe una mano a reinserirsi nel mondo del lavoro. Altri sostengono il completo opposto, ovvero che tale manovra incentiva il lavoro nero e non aiuta concretamente gli italiani in difficoltà. Sentiamo le posizioni dei vari partiti in merito alla questione.
Per Salvini, il reddito va cambiato
Per Matteo Salvini, il reddito di cittadinanza “va cambiato”. “Io lo lascerei a chi non può lavorare”. Invece, “i soldi a chi può lavorare e non vuole li girerei alle aziende per assumere”. Inoltre, “toglierlo a tutti mi sembra un’ingiustizia, ma darlo a casaccio induce al lavoro nero”. Su questo tema, il leader leghista ha affermato che tale misura è uno “strumento per incentivare il lavoro nero. Fosse per me andrebbe dato agli imprenditori che poi lo usano per assumere gente per lavorare”.
Per Conte, la misura è efficace
Le parole di Matteo Salvini non sono piaciute per niente a Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle: “Salvini a volte si distrae, le misure per le imprese non mancano. Togliere dal reddito di cittadinanza per dare agli imprenditori mi sembra un’idea che non ha molta consistenza e che non esprime una politica economico-sociale adeguata per il Paese”.
Per Meloni e Italia Viva, va abolito
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, vuole abolire il reddito di cittadinanza, usando i soldi investiti nella misura per rilanciare l’occupazione e tagliare il costo del lavoro. Anche il capogruppo di Italia Viva, Davide Faraone, la pensa così: “Bisogna far tornare la gente a lavorare, trasferendo risorse dai sussidi al taglio del cuneo fiscale. Il punto è detassare chi reinveste gli utili, non mettere altre tasse”.