Al G20, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha esortato il ministro degli Esteri cinese alla condanna verso la Russia.
La guerra in Ucraina è un argomento estremamente spinoso. Gli Stati Uniti sono schierati contro la Russia, come anche l’Unione europea, ma la Cina non ha ancora fatto sapere la sua opinione in merito al conflitto in modo netto. Questo a causa dei numerosi interessi economici di Pechino, legata a doppio filo a Mosca da accordi estremamente remunerativi. Eppure, gli Usa non ci stanno: il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha chiesto una presa di posizione netta alla Cina, durante il G20.
Le parole di Blinken
“Nonostante la complessità del nostro rapporto, posso affermare con una certa sicurezza che le nostre delegazioni hanno trovato le discussioni di oggi utili, schiette e costruttive”, ha detto Blinken a margine del G20. “Il rapporto tra Stati Uniti e Cina è altamente consequenziale per i nostri paesi ma anche per il mondo. Ci impegniamo a gestire questo rapporto, questa competizione, in modo responsabile”, ha affermato il segretario di Stato Usa, promettendo di tenere aperti i canali diplomatici con la Cina.
“Questo è davvero un momento in cui tutti dobbiamo alzarci in piedi, come abbiamo sentito fare paese dopo paese nel G20, per condannare l’aggressione, per chiedere tra le altre cose che la Russia consenta l’accesso al cibo bloccato in Ucraina”, ha affermato Blinken. Sul tavolo, non solo il tacito consenso della Cina all’invasione della Russia contro l’Ucraina, ma anche il nodo di Taiwan.
“Ho espresso profonde preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo alla retorica e all’attività sempre più provocatoria di Pechino nei confronti di Taiwan e all’importanza vitale di mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan”, ha dichiarato Blinken. Di fatto, parliamo di un riavvicinamento tra le due potenze mondiali, in seguito a un lungo gelo causato dalla pandemia.