Sua avversaria l’ex presidente Usa, Harriet Hageman, di posizione politica del tutto divergente alla Cheney.
La figlia della ex vice presidente, la repubblicana anti Trump Liz Cheney è stata sconfitta alle primarie Gop. Nonostante ciò, per la Cheney potrebbe aprirsi un varco per la candidatura alla Casa Bianca. La front runner della minoranza interna repubblicana avversaria di Donald Trump al Congresso, ha subito una sconfitta alle primarie Gop in Wyoming.
Sua avversaria l’ex presidente Usa, Harriet Hageman, di posizione politica del tutto divergente alla Cheney. Difatti la sua avversaria Harriet Hageman è una fedelissima seguace di Trump e forte sostenitrice della tesi del complotto elettorale contro il Tycoon.
La figlia dell’ex vice presidente: “Nessun incarico è più importante dei principi che abbiamo giurato di proteggere”
Liz Cheney, figlia dell’ex vicepresidente, al termine della diffusione dei risultati preliminari del voto ha dichiarato: “Difendere la verità onora quanti hanno dato tutto. Dobbiamo comportarci in maniera degna con gli uomini e le donne che indossano l’uniforme di questa nazione e in particolare, con quelli che hanno compiuto l’ultimo sacrificio”. Sono queste le parole della figlia dell’ex presidente, citata dalla Cnn.
E aggiunge: “Nessun incarico su questa terra, nessun seggio alla Camera dei Rappresentanti è più importante dei principi che tutti abbiamo giurato di proteggere“, dice. La figlia dell’ex vice presidente Dick Cheney, già da tempo ha iniziato ad interessarsi al partito repubblicano. La sua carriera è iniziata nel momento in cui si è messa alla guida dei 10 deputati che hanno votato per il secondo impeachment di Donald Trump.
“Prenderò la decisione sul 2024 strada facendo”, ha dichiarato sempre alla Cnn. La figlia del vice presidente di George W. Bush ha impavidamente dichiarato di porsi l’obiettivo di bloccare una nuova candidatura di Trump alla Casa Bianca. “Si tratta del pericolo che costituisce per il Paese e non può più essere neanche vicino al potere”. Sono queste le sue parole in riferimento a Donald Trump, durante un comizio.