Lo scontro continua senza sosta tra i due leader di centrodestra e centrosinistra.
Non si interrompono i duelli tra Enrico Letta e Giorgia Meloni. Ora emerge il caso del video dello stupro. Lo stupro è accaduto in pieno giorno a Piacenza da parte di un 27enne ghanese nei confronti di una 55enne ucraina. Subito l’evento è entrato in campagna elettorale con Salvini che vuole proteggere i confini ma a creare la polemica è stata la decisione di Giorgia Meloni di postare il video. Una scelta ritenuta “indecente” e “indecorosa” da parte di Enrico Letta.
Anche Carlo Calenda ha scritto: “Denunciare uno stupro è un atto dovuto. Mostrarlo per fini di campagna elettorale è un atto immorale e irrispettoso” ha spiegato il leader di Azione. “Giorgia Meloni vergognati“. Ma la leader di FdI ha replicato alle parole del suo unico rivale Letta. “Non consento a Enrico Letta di diffondere menzogne sul mio conto e fare bieca propaganda sul gravissimo stupro di Piacenza. Il video pubblicato sui miei social è oscurato in modo da non far riconoscere la vittima ed è preso dal sito di un importante quotidiano nazionale, a differenza di quanto da lui sostenuto” ha detto Meloni.
Meloni contro le accuse di Letta
“Questi metodi diffamatori e che distorcono la realtà – aggiunge Meloni –sono ormai caratteristici di una sinistra allo sbando, lo sappiamo tutti da tempo, ma a tutto c’è un limite. Soprattutto quando si parla di stupri e violenza sulle donne. E mi vergogno francamente di leader politici che mentre usano uno stupro per attaccare me non spendono una parola di solidarietà per la vittima, evidentemente per paura di dover affrontare il tema dell’emergenza sicurezza aggravato dall’immigrazione illegale di massa. Che livello”, conclude la leader di FdI.
“A nome delle istituzioni italiane le chiedo scusa. La lotta al degrado, all’illegalità diffusa, all’immigrazione illegale di massa non sono concetti astratti, riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi e soprattutto dei più fragili. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città”, conclude Meloni.