Questo pomeriggio si terrà il vertice d’urgenza tra i paesi del G7. Presente anche Zelensky.
L’ambasciatrice britannica all’Onu prima del G7 ha dichiarato che “Quello della Russia sulle regioni ucraine è stato il più grande tentativo di annessione con la forza dalla Seconda guerra mondiale.” Secondo Barbara Woodward “Vladimir Putin cerca di prendere con la forza il territorio dell’Ucraina, le sue risorse, la sua identità. I confini non possono essere cambiati con la forza”, ha detto l’ambasciatrice in Assemblea generale, chiedendo ai Paesi membri di votare in favore della risoluzione promossa dall’Ue che condanna l’annessione.
“La Carta delle Nazioni Unite sancisce il principio dell’integrità territoriale” ricorda Woodward dicendo che non si possono risolvere le controversie se si cede su questo obiettivo “se un capo di Stato canaglia può con la forza cambiare i confini di un altro membro delle Nazioni Unite. La guerra della Russia sta ribaltando il principio più sacro del sistema internazionale: i confini non possono essere ridisegnati con la forza” ha sottolineato l’ambasciatrice britannica.
Karim Ahmad Khan, il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), ha assicurato che ci sarà giustizia per i crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina garantendo che “ci sarà un giorno della resa dei conti in Ucraina e in altre situazioni in cui qualsiasi bullo, qualsiasi individuo con una pistola o un missile, o con la capacità di infliggere terrore ai più vulnerabili, si renderà conto che la legge esiste”.
Il continuo supporto a Kiev dei paesi del G7
La condanna degli attacchi missilistici su Kiev e le città ucraine arriva da tutto l’Occidente. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha promesso “sistemi avanzati di difesa aerea” all’Ucraina per fermare il terrorismo di Putin. Il vertice virtuale del G7 si terrà alle 14 ore italiana e parteciperà anche il presidente ucraino Zelensky.
I paesi del G7 hanno deciso per un vertice d’urgenza dopo gli attacchi missilistici sulla capitale e le più grandi città ucraine nella giornata di ieri. I missili e i droni russi hanno colpito centri abitati e condomini facendo vittime e feriti tra i civili, non era presente nessun sito strategico. Putin ha ammesso che gli attacchi di ieri sono stati la sua vendetta per il crollo del ponte in Crimea.
Biden ha telefonato Zelensky e ha ribadito “il suo continuo impegno con alleati e partner per continuare a imporre costi alla Russia, ritenendo la Russia responsabile dei suoi crimini di guerra e delle sue atrocità”. Inoltre, il presidente Usa ha espresso “le sue condoglianze alle famiglie di coloro che sono stati uccisi e feriti in questi attacchi insensati”.
Le reazioni agli attacchi di Putin
Messaggi di vicinanza all’Ucraina anche da parte della prima ministra britannica Liz Truss e il presidente francese Macron. Anche la futura premier italiana Giorgia Meloni ha condannato gli attacchi russi dicendo che “ogni missile isola ulteriormente Putin”. Questi bombardamenti hanno danneggiato ancor di più la posizione di Mosca, sia per lo spreco di armi sia per il consenso che continua a calare nei confronti dello zar.
Anche chi si era mantenuto neutrale in questo conflitto sta prendendo posizioni in vista di una tempestiva escalation della guerra. La Cina ha infatti esortato le parti a tornare al dialogo per risolvere le divergenze e spera che la situazione si allenti al più presto, come riferisce il ministro degli Esteri di Pechino. Pechino, ha aggiunto, “sostiene sempre che la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi dovrebbero essere rispettate e che le legittime preoccupazioni per la sicurezza dovrebbero essere prese sul serio”.
Anche l’India, che non si era esposta, ora si dice “profondamente preoccupata” per l’escalation del conflitto in Ucraina, ed è disposta a sostenere tutti i tentativi di de-escalation.
Nel frattempo sale a 19 il numero di morti e oltre 100 i feriti. Nella notte è continuata la pioggia di missili su Zaporizhzhia nella zona residenziale.