Samantha muore dopo trattamento al seno, Andress patteggia
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Samantha muore dopo trattamento al seno, Andress patteggia

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Accordo tra accusa e difesa nel processo per l’iniezione letale di silicone per cui è deceduta Samantha Migliore.

A causa dell’iniezione di silicone fatta a domicilio è costata la vita alla 35enne di Maranello, Samantha Migliore. Ad oggi la difesa e l’accusa trovano un accordo durante l’udienza al Tribunale di Modena, e la 52enne transessuale Pamela Andress, patteggia la pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione. Il marito: “È uno schifo, sono deluso”.

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Samantha Migliore, 35enne di Maranello, è morta nell’aprile scorso a seguito di un’iniezione di silicone liquido per un ritocco al seno svolto a domicilio. L’artefice dell’operazione è Pamela Andress, 52enne transessuale di origine brasiliana ma residente in Italia. Dopo l’accaduto Andress si è allontanata dall’abitazione senza prestare soccorso alla donna, che è deceduta da lì a poco.

Le tragedie di Samantha

Samantha aveva vissuto già un dramma due anni fa, il 16 novembre 2020, quando il suo compagno all’epoca le aveva sparato un colpo di pistola in seguito ad una lite. Fu lui stesso a chiamare i Carabinieri e confessare l’accaduto. La sua compagna intanto era sopravvissuta per miracolo, nonostante la una frattura superficiale delle ossa craniche.

Questa volta invece il dramma è stato fatale per la 35enne. In seguito al trattamento estetico effettuato in casa, le sostanze utilizzate da Pamela Andress hanno causato un embolo nel seno destro della donna portando in breve tempo al suo decesso. Sono stati chiamati subito i soccorsi del 118 dal marito Antonio Bevilacqua, ma la corsa all’Ospedale di Baggiovara si è dimostrata inutile.

La condanna di Andress

La Andress, sottoposta a giudizio immediato senza udienza preliminare, era accusata di tre reati: morte in conseguenza di altro reato, esercizio abusivo della professione e omissione di soccorso. La donna ha patteggiato la pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione.

Il marito di Samantha Migliore, Antonio Bevilacqua, è apparso molto deluso dall’esito dell’udienza di oggi presso il Tribunale di Modena. “Qui in Italia tutti possiamo svolgere un lavoro in nero, tanto la legge non è uguale per tutti. Non dovrebbe funzionare così, è uno schifo. Sono deluso. Mi rimane solo dolore, nient’altro. Non abbiamo ricevuto neppure delle scuse, nulla”.

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ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2022 15:05

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