Disabile rinchiusa in uno stanzino dalla famiglia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Disabile rinchiusa in uno stanzino dalla famiglia

Carabinieri

Insultata e costretta ai lavori forzati. Arrestati i famigliari della ragazza disabile dopo anni segregata nello stanzino.

Una donna disabile 30enne di San Ferdinando (Reggio Calabria), era costretta a vivere in una stanza sgabuzzino, trascorrendo la giornata a pulire casa tra gli insulti della sua famiglia. Dopo anni di agonie, i Carabinieri l’hanno tratta in salvo arrestando i suoi aguzzini: i genitori di 57 anni e le due sorelle minori, di 20 e 28 anni.

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Il caso

La donna, affetta da un lieve deficit cognitivo, veniva costretta dai suoi genitori e le sue sorelle a vivere in prigione. Oltre a vivere in quella stanza in cui erano riposti secchi, scale e attrezzi da lavoro, la 30enne veniva spesso minacciata e aggredita.

La porta era chiusa con un lucchetto, e talvolta veniva sorvegliata senza motivo o veniva svegliata presto per fare le pulizie in casa. Non era concesso fare domande, altrimenti la risposta sarebbe stata altra violenza. I famigliari della giovane donna sono stati posti in arresto su disposizione del gip di Palmi.

Meno di un mese fa è stato sollevato anche un altro caso simile, in cui una ragazza di 21 anni è stata segregata per tre anni nella sua casa ad Aiello del Sabato, vicino Avellino. Ad aprile la giovane è stata liberata dopo l’allarme dato dalla sorella minore sulle atrocità che si consumavano in famiglia. La mamma, 47 anni, è stata arrestatain primavera e il mese scorso è stato trasferito in carcere anche il fratello 21enne della giovane.

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ultimo aggiornamento: 11 Gennaio 2023 17:06

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