I governi italiano e francese si sono accordati ieri sull’invio comune di armi in Ucraina per la propria difesa aerea.
Continuano gli attacchi da parte dei russi dopo l’invio dei tank al Paese colpito, e si prospetta ancora una primavera dura. Dopo l’invio di carri armati da parte di Stati Uniti, Germania e Canada, anche Francia e Italia si coalizzano firmando bilateralmente un accordo sull’invio di armi in Ucraina. Con la proroga per il 2023 del decreto legge che autorizza il governo italiano a inviare armi a Kiev, ecco il primo intervento.
I missili Aster-30
Il pacchetto di settecento missili Aster-30 del valore di due miliardi di euro, è stato accordato dai due Paesi durante l’incontro a Roma tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e l’omologo francese Sébastien Lecornu. Il sistema di difesa aerea servirebbero a proteggere i cieli ucraini dagli attacchi aerei che sono ripresi insistentemente da parte di Mosca.
Nel corso del bilaterale si è discusso anche del tentativo di ampliare le opportunità da cogliere per raggiungere un accordo di pace. Il ministro Crosetto, che si è soffermato sul bisognodell’Italia di ripristinare le scorte di armi di difesa nazionale, ieri ha parlato esplicitamente di Terza guerra mondiale con i carri armati russi a Kiev.
In risposta, il vice del Consiglio di sicurezza russo, Dimitri Medvedev, ha contrattaccato: “Non ci sono molti sciocchi nelle strutture di potere europee, ma il ministro della Difesa italiano ha definito la fornitura di veicoli blindati e di altre armi all’Ucraina un modo per evitare la Terza guerra mondiale. Un raro eccentrico. Se dovesse scoppiare una Terza guerra mondiale, non salveranno i carri armati e nemmeno i jet da combattimento. Sicuramente tutto sarà in macerie”.