Bullismo a scuola, 14enne tenta suicidio: tragedia sfiorata
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bullismo a scuola, 14enne tenta suicidio: tragedia sfiorata

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A Venezia un 14enne ha tentato il suicidio ingerendo 30 pillole a causa degli atti di bullismo di cui era vittima a scuola.

Ennesimo caso di bullismo a scuola sfociato in un tentativo di suicidio: il protagonista della vicenda è un adolescente 14enne, residente a Venezia. Attualmente il giovane si trova ricoverato presso l’ospedale di Mestre, dopo aver tentato il suicidio ingerendo trenta pastiglie. 

Fortunatamente il giovane si trova in condizioni stabili. Secondo quanto appreso, l’adolescente era vittima di bullismo nella scuola che frequenta, la prima superiore in un istituto veneziano. La vicenda risale allo scorso 24 gennaio, ed i, tutto è accaduto proprio all’interno delle mura della scuola.  

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Gli studenti fuorisede alloggiano nel convitto fornito dall’istituto superiore. Alla luce di questa grave situazione, la scuola ha deciso di prendere provvedimenti. Innanzitutto è stato indetto un consiglio di classe, occasione in cui è stato discusso il gesto estremo messo in atto dal giovane 14enne. 

Secondo quanto appreso, il giovane veniva continuamente preso in giro ed isolato da alcuni compagni di classe che frequentano il convitto. Per questo motivo il 14enne era stato spostato in un’altra stanza, per allontanarlo dai suoi bulli. Poco prima di compiere il gesto estremo, alcuni provvedimenti erano già stati presi per nei confronti di alcuni alunni, che erano stati sospesi per dieci giorni.  

Il professore rinchiuso nell’aula dagli studenti

La loro colpa era quella di aver avuto in classe degli atteggiamenti non consoni. A quanto pare il 14enne non era l’unica vittima di bullismo nell’istituto scolastico. Qualche giorno prima dei giovani hanno rinchiuso un professore dentro un’aula.  

La situazione stava degenerando. Ed in seguito al gesto estremo compiuto dal 14enne è sorta l’esigenza di porre un limite al grave comportamento di alcuni studenti. In questo senso il preside dell’itituto scolastico veneziano ha rilasciato un’intervista al Corriere del Veneto. 

“Abbiamo mandato anche esperti esterni – spiega il preside – anche se credo che il disagio del ragazzo che ha preso le pastiglie arrivi da lontano, ben prima di iniziare la nostra scuola. Tuttavia abbiamo molte difficoltà con i ragazzi che frequentano la prima classe: non sanno che a scuola si sta seduti e calmi, sembra che nessuno gli abbia insegnato come ci si comporta, alcuni di loro hanno avuto sanzioni significative, abbiamo attivato anche i nostri psicologi”. 

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2023 15:46

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