Sono quasi 80 le studentesse che sono state avvelenate nel nord del Paese: sono state tutte trasferite e ricoverate in ospedale.
L’episodio è avvenuto tra sabato e domenica, nella provincia di Sar-e-Pul, nel Nord dell’Afghanistan. Sono state due le scuole elementari prese sotto attacco: 60 studentesse sono state avvelenate nella scuola di Naswan-e-Kabod Aab, e altre 17 nella scuola di Naswan-e-Faizabad.
A riferirlo all’Associated Press è stato Mohammad Rahmani, dirigente del dipartimento provinciale dell’istruzione nel distretto di Sangcharak, sottolineando che la persona che ha orchestrato l’avvelenamento aveva un rancore personale. Tuttavia, non sono stati forniti ulteriori dettagli.
Le studentesse avvelenate
Le giovani ragazze che hanno subito l’avvelenamento sono state quasi 80, tutte di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Le scuole primarie, vicine l’una all’altra, sono state prese di mira una dopo l’altra. Tutti gli studenti sono stati trasferiti in ospedale, ma “ora stanno tutti bene”, dichiara il funzionario.
Non sono state fornite ulteriori informazioni su come le ragazze siano state avvelenate né sull’identità dei colpevoli. Sembra che questa sia la prima volta che si verifica questo tipo di aggressione da quando i talebani sono saliti al potere nell’agosto 2021, iniziando la loro repressione dei diritti e delle libertà delle donne afghane.
Alle giovani donne, infatti, è vietata l’istruzione oltre la prima media, come anche la maggior parte dei lavori e degli spazi pubblici. Inoltre, le donne non possono essere curate da dottori uomini né frequentare l’università per formarsi.