Il commissario Ue all’Economia ha spronato il governo di Giorgia Meloni a non aspettare sino all’ultimo giorno utile per le nuove proposte.
La scadenza dei termini per il Pnrr sta assumendo sempre di più i connotati delle sabbie di una clessidra. Un timer, pronto ad arrivare a zero, sempre più vicino al gong finale. Un nuovo richiamo per l’Italia, oggi, è arrivato dal commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, che ha spronato il governo a non aspettare fino all’ultimo giorno utile per avanzare nuove proposte.
Il Bel paese rischia di perdere i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, proprio nel momento in cui sarebbe dovuta arrivare la famosa terza rata.
Il commento di Paolo Gentiloni
“Abbiamo bisogno come Commissione europea che le proposte del governo italiano sul Pnrr ci arrivino presto – ha spiegato Gentiloni –, i ritardi di cui parla la relazione semestrale dell’esecutivo possono essere gestiti, ma non devono accumularsi. Dobbiamo cominciare il lavoro molto presto, nelle prossime settimane bisogna cominciare questo lavoro che per la Spagna ci ha impegnato per 3 mesi”.
A Madrid, infatti, la terza rata è già stata incassata dopo la stessa rimodulazione del piano che vorrebbe proporre l’Italia. “L’Ue collabora con qualsiasi governo – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio in merito alle accuse di pregiudizio nei confronti dell’Italia e di Giorgia Meloni –. Cominciammo col Conte due, poi Draghi che è stato puntuale e ha rispettato i tempi. Con lo stesso spirito ora collaboriamo con il governo Meloni”.