Nuovo incarico in Europa per Mario Draghi che ha accettato la proposta della presidente della Commissione Von der Leyen.
L’ex numero uno della Bce, Mario Draghi, torna in campo per l’Europa e lo fa accettando l’incarico direttamente dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. L’annuncio è arrivato nel corso del discorso sullo stato dell’Unione al Parlamento di Strasburgo.
Mario Draghi, nuovi incarico in Europa
Von der Leyen ha affidato un nuovo incarico a Draghi definendolo “una delle più grandi menti economiche europee”. Per l’ex numero uno della Bce, un compito non facile nel quale dovrà mettere in campo tutte le sue doti. L’obiettivo è delineare una strategia sul futuro della competitività dell’industria Ue per “lottare” e tenere testa a Cina e Usa.
“Dobbiamo guardare avanti e stabilire come rimanere competitivi in questa fase, per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi – una delle grandi menti economiche europee – di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea”, sono state le parole della presidente della Commissione Europea nel dettaglio.
Per l’italiano carta bianca e una frase emblematica da parte della von der Leyen: “what ever it take”, ovvero tutto ciò che è necessario per ottenere il risultato desiderato.
In precedenza, proprio l’ex Bce aveva spiegato la necessità di avere nuove regole nell’Eurozona e più sovranità condivisa, con l’ammissione di non poter più dipendere dalla Russia per l’energia, dalla Cina per l’export e dagli Stati Uniti per la sicurezza.
La reazione di Giorgia Meloni
Dopo le conferme sull’incarico a Draghi in Europa, anche in Italia sono arrivati i primi pareri. Spicca l’approvazione della Premier Meloni: È una buona notizia, non è assolutamente contro il governo. Lui è uno degli italiani più autorevoli che abbiamo, presumo che possa avere un occhio di riguardo per la nostra nazione”.
Dello stesso avviso anche Carlo Calenda: “Ottima notizia. Speriamo di vedere #Draghi alla guida dell’UE”, ha scritto il leader di Azione in un post su X, ex Twitter.
