Ecco come beneficiare della pensione anticipata con Quota 96,7. Presenta la tua domanda entro il 1° maggio 2024.
Il tempo sta scadendo per i lavoratori che mirano a beneficiare dell’uscita anticipata dal lavoro attraverso Quota 96,7, un’opportunità che rimarrà aperta fino al 1° maggio 2024.
L’Inps ha ufficialmente fissato questa data come limite per la presentazione delle domande di riconoscimento per i lavori notturni e usuranti, rivolgendosi specificamente a coloro che raggiungono i requisiti necessari per la pensione anticipata entro il 2025. Per essere ammissibili, i lavoratori devono aver raggiunto i 61 anni e 7 mesi di età e aver accumulato almeno 35 anni di contributi previdenziali.
Questa misura è principalmente indirizzata ai dipendenti che svolgono mansioni particolarmente gravose, offrendo loro la possibilità di ritirarsi prima rispetto all’età pensionabile standard.
Il procedimento per la richiesta si basa sulla compilazione e l’invio elettronico del modulo AP45 tramite il portale dell’Inps, accompagnato dalla documentazione necessaria a comprovare i requisiti richiesti.
Chi può beneficiare della Quota 96,7 e come fare domanda
Come riportato da Quifinanza.it, la Quota 96,7 non si limita ai lavoratori dipendenti, ma si estende anche a coloro che, pur essendo autonomi, hanno versato contributi in una delle gestioni speciali per lavoratori autonomi.
Per accedere a questa opportunità, i lavoratori devono aver dedicato una porzione significativa della loro carriera lavorativa a compiti fisicamente esigenti, come lavorare in condizioni di elevata temperatura, in ambienti ristretti, o occuparsi della rimozione dell’amianto.
Anche coloro che hanno lavorato in turni notturni significativi o in linee di produzione con compiti ripetitivi rientrano tra i beneficiari.
I requisiti per l’accesso
La differenziazione tra dipendenti e lavoratori autonomi si riflette nei requisiti necessari per l’accesso alla pensione anticipata: i dipendenti devono raggiungere una Quota 97,6, mentre per i lavoratori autonomi è richiesta una Quota 98,6.
Entrambi i gruppi devono dimostrare almeno 35 anni di contributi previdenziali. È importante notare che nel conteggio degli anni di lavoro gravoso si considerano sia i periodi di contributi obbligatori che quelli figurativi, escludendo però i periodi completamente figurativi come quelli di mobilità.