Carlo Calenda e la guerra dei post-it: "Questo pariolino viziato"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Carlo Calenda e la guerra dei post-it: “Questo pariolino viziato”

Carlo Calenda

Il percorso controverso di Carlo Calenda, segnato da numerose querele da parte di figure politiche e sindacali.

Carlo Calenda, figura centrale della politica italiana e leader del partito Azione, si trova al centro di un vortice di polemiche che hanno scatenato una serie di azioni legali nei suoi confronti.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

La sua tendenza a non trattenere le parole, sia sui social media che nelle apparizioni televisive, ha irritato diverse personalità del panorama politico e sociale italiano.

CARLO CALENDA

Le numerose querele contro Carlo Calenda

Come riportato da Corriere.it, l’ex ministro ha adottato un metodo piuttosto unico per tenere traccia di queste controversie: ha appeso alla porta del suo ufficio una serie di post-it che elencano i nomi di coloro che lo hanno querelato o che potrebbero farlo.

Tra questi, figurano nomi di spicco come Maurizio Landini, segretario della Cgil, Matteo Salvini, leader della Lega, e Clemente Mastella, sindaco di Benevento, solo per citarne alcuni.

Una strategia comunicativa che divide

La strategia comunicativa di Calenda sembra essere un’arma a doppio taglio: da un lato, attira l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica; dall’altro, genera malcontento e risposte legali.

La querela più recente proviene dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che ha risposto duramente alle parole di Calenda, accusandolo di diffamazione per aver collegato il suo nome e quello di altri politici alla mafia in contesto di alleanze europee.

Questo pariolino viziato che gioca a fare il bulletto mediatico non può permettersi di associare il mio nome e la mia storia politica alla mafia“, ha dichiarato Mastella, promettendo di vedersi in tribunale.

Le critiche non provengono solo dai diretti interessati, ma anche da ex alleati come Matteo Renzi, che rimprovera a Calenda i suoi “toni di aggressione pesante, non da liberale“. Anche il mondo sindacale, rappresentato da Maurizio Landini, si è scontrato con l’ex ministro per le sue accuse riguardanti i rapporti tra Cgil, Fiat, e La Repubblica, portando a una querela che Calenda ha accettato di affrontare, anche se in tribunale.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 4 Aprile 2024 15:22

Europee: come “l’effetto Meloni” cambia i sondaggi

nl pixel