Stacey Williams, ex modella, denuncia Donald Trump per molestie avvenute nel 1993 alla Trump Tower, in presenza di Jeffrey Epstein.
L’ex modella Stacey Williams, oggi 56enne, ha denunciato Donald Trump per molestie sessuali avvenute nel 1993 alla Trump Tower. Il fatto, riportato dal quotidiano britannico The Guardian, coinvolge anche Jeffrey Epstein, il controverso finanziere accusato di traffico di minori e morto in carcere nel 2019.
La Williams ha raccontato di aver conosciuto Trump attraverso Epstein nel 1992, durante una festa natalizia, e di essere stata molestata alcuni mesi dopo in una situazione inquietante che la donna ha descritto come un «gioco perverso».
Il racconto della denuncia
Secondo il racconto di Stacey Williams, l’incontro alla Trump Tower sarebbe degenerato quando Trump, senza preavviso, ha iniziato a palpeggiarla in modo non consensuale. L’ex presidente, a detta della Williams, le avrebbe messo «le mani sul seno, sulla vita e sul sedere».
Questo episodio si sarebbe verificato in presenza di Epstein, con il quale la modella aveva avuto brevi incontri nei mesi precedenti, ma senza alcun legame sentimentale serio. La Trump Tower, uno dei simboli del potere economico e politico di Donald Trump, diventa così lo scenario di un’accusa pesante che coinvolge anche il discusso amico e finanziere Epstein.
La denuncia pubblica di Stacey Williams è emersa durante un incontro su Zoom organizzato dal gruppo Survivors for Kamala, che sostiene la candidata democratica Kamala Harris. La Williams ha dichiarato di voler parlare apertamente della sua esperienza per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli abusi subiti da donne nel corso degli anni, anche da figure potenti come Trump ed Epstein.
Nonostante le pesanti accuse, la campagna di Donald Trump ha respinto con forza ogni addebito, definendo la Williams «un’ex attivista di Barack Obama» e accusandola di fabbricare la storia per scopi politici.
Trump: l’eco nella campagna elettorale americana
Questa rivelazione arriva in un momento cruciale della campagna elettorale americana, con la corsa per la Casa Bianca sempre più serrata.
La vicenda potrebbe avere un impatto significativo sul dibattito pubblico, poiché si inserisce nel contesto delle numerose accuse che Donald Trump ha ricevuto nel corso degli anni. Kamala Harris, che sta correndo contro Trump per la presidenza, ha commentato la vicenda durante un incontro in Pennsylvania, affermando che «molte persone che hanno lavorato con Trump lo considerano un fascista». Sul fronte opposto, Trump continua a negare ogni accusa e a lanciare attacchi contro i suoi avversari, compresa Harris stessa.